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La Gran Bretagna si prepara per la Brexit: quali saranno gli effetti su Bitcoin?

Dopo anni di avanti e indietro, di pianificazioni e complotti, di accordi e di non accordi, la Gran Bretagna lascerà finalmente l’Unione Europea venerdì 31 gennaio. Un fenomeno che ha coinvolto non solo il Regno Unito e l’Europa, ma anche molti altri paesi del mondo, i quali si domandano quali saranno gli effetti della Brexit sui mercati, in particolare su Bitcoin.

La previsione è che i mercati europei, britannici e globali si muoveranno in qualche modo; verso l’alto o verso il basso in base al paese in cui ci si trova. 

In secondo piano, tuttavia, c’è un mercato finanziario separato e decentralizzato che sta iniziando a crescere in correlazione a quanto accade nello spazio finanziario tradizionale.

La posizione di Bitcoin in una Gran Bretagna e in un’Europa post-Brexit sarà importante, probabilmente più di prima, in quanto la separazione del Regno Unito – uno dei più grandi hub di FinTech – determina il libero flusso e la facilità di movimento del denaro, di investimento e di transazione. Bitcoin sembra improvvisamente un’alternativa per molti che potrebbero essere influenzati negativamente dalla Brexit

Per di più, Bitcoin potrebbe trarre vantaggio dalla Brexit, in quanto si ritiene che influenzerà gli investimenti in Europa spingendo le persone a cercare alternative, e Bitcoin sta iniziando a posizionarsi come tale. 

Per la Gran Bretagna, e per il suo settore delle criptovalute, questa separazione dall’Europa potrebbe anche essere di grande beneficio perché, in generale, la Gran Bretagna è più favorevole e accogliente nei confronti di Bitcoin rispetto all’Europa. 

Guardando altrove

Bitcoin ha già dimostrato di avere il potenziale per essere una garanzia in tempi di difficoltà finanziarie. La guerra commerciale USA-Cina, il conflitto USA-Iran, l’approccio da colomba della Banca Centrale Europea, tutti questi fattori hanno avuto un impatto positivo sul prezzo di Bitcoin, in quanto gli investitori hanno cercato una garanzia che non fosse l’oro

Recentemente, infatti, Bitcoin ha seguito più l’andamento dell’oro, il che potrebbe essere un indicatore del fatto che gli investitori stanno iniziando a fare scorta di oro digitale.

Considerando Brexit come un freno a mano finanziario nel breve termine, gli investitori britannici potrebbero facilmente iniziare a rivolgere la loro attenzione alla valuta digitale invece che agli investimenti europei, che cominceranno a diventare meno attraenti e più difficili da operare. 

Detto questo, il rialzo dei prezzi potrebbe essere contenuto, dato che gli investitori britannici rappresentano solo una piccola parte delle cifre globali in relazione agli investimenti Bitcoin. 

William Thomas, CEO dell’exchange peer-to-peer Cryptomate, ha spiegato:

“Mi aspetto di vedere qualche movimento al rialzo sui mercati BTC/GBP poco dopo la scadenza, ma dato che la sterlina britannica è una piccola parte del volume globale delle crypto, potrebbe non avere un grande effetto complessivo sul prezzo, per come alcuni hanno previsto”.

“Tuttavia, avrà un impatto positivo all’interno del mercato britannico, ma il grado di impatto che questo avrà sui mercati globali delle criptovalute è speculativo in questo momento”.

Un bene per lo spazio Bitcoin della Gran Bretagna

Dove Bitcoin potrebbe davvero trarre beneficio dalla Brexit è legato al fiorente ecosistema delle criptovalute e alle aziende che stanno nascendo nel settore. In Europa, alcuni paesi sono noti per il loro approccio favorevole, come la Svizzera. Tuttavia, nel complesso, l’Unione Europea è piuttosto diffidente nei confronti dell’innovazione nel settore crypto

Questo è emerso chiaramente quando sia la Francia che la Germania hanno rapidamente bloccato la crescita e l’espansione di Libra da parte di Facebook in Europa. Nel frattempo, il Regno Unito è stato giudicato molto più progressista e mira a incoraggiare attivamente la fioritura di FinTech sul proprio territorio. 

Con la Brexit, il Regno Unito avrà la possibilità di costruire una propria struttura indipendente per le attività crypto e di diventare leader nella prossima rivoluzione tecnologica.

Thomas ha concluso:

“È mia personale convinzione che la Brexit sarà un grande vantaggio a lungo termine per l’industria britannica delle criptovalute, in quanto ci permetterà di creare i nostri sistemi di regolamentazione senza interferenze da parte dell’UE, che sono molto meno favorevoli nei confronti dell’industria nel suo complesso rispetto al Regno Unito”.

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