Il Movimento 5 Stelle ha proposto un ordine del giorno per implementare la blockchain nel settore tessile, che va ad aggiungersi alla risoluzione per usare la blockchain nella filiera dell’agro-alimentare, in modo da tutelare i prodotti Made in Italy. La risoluzione è stata discussa e approvata lo scorso 30 gennaio 2020 dalla Commissione Agricoltura della Lombardia.
Come sempre in questi casi, il motivo per cui si vuole usare la blockchain è quello di garantire al consumatore la provenienza del prodotto e quindi valorizzare la trasparenza delle produzioni italiane.
La risoluzione spiega che la Regione Lombardia si occuperà di “collaudare esperienze blockchain applicate all’attività nel settore agricolo e, in particolare, per la tracciabilità dei prodotti sfruttando piattaforme decentralizzate, inalterabili e distribuiti.”
Questa parte della risoluzione fa pensare quindi che non saranno usate DLT o “blockchain private”, anche se poi un’altra parte del documento fa un po’ di confusione sul tema:
“La Blockchain è una struttura dati condivisa e immutabile che si avvale di un protocollo che permette la trasmissione, il salvataggio e la verifica di dati in maniera decentralizzata; − la Blockchain è stata definita nel tempo come la Internet del valore che si caratterizza per quattro aspetti fondamentali: 1) decentralizzazione, 2) trasparenza, 3) sicurezza, 4) immutabilità. La Blockchain può essere considerata una tecnologia che appartiene alla categoria delle Distributed Ledger (archivi distribuiti); le Distributed Ledger Technology o DLT possono essere definite come un insieme di sistemi concettualmente caratterizzati dal fatto di fare riferimento a un registro distribuito, governato in modo da consentire l’accesso e la possibilità di effettuare aggiornamenti da parte di più nodi di una rete”.
Ad ogni modo, se la risoluzione venisse approvata, la Regione Lombardia si occuperà anche di promuovere, “l’adozione di sistemi di tracciabilità nella produzione dei prodotti agroalimentari all’interno del territorio lombardo” e di valorizzare le produzioni locali in modo che il Made in Italy venga sempre supportato.
L’ordine del giorno proposto dal Movimento 5 Stelle, con Marco Degli Angeli primo firmatario, impegnerebbe la Regione Lombardia ad estendere tutto ciò anche al settore tessile.