Da qualche tempo a questa parte i pagamenti in bitcoin e criptovalute si stanno diffondendo molto nell’industria del porno.
Ormai, infatti, la maggior parte dei siti per adulti accetta criptovalute come mezzo di pagamento, come Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Tron, o quelle ad alto livello di privacy come Monero e Zcash.
Inoltre, alcuni di questi tra cui Pornhub pagano anche i propri “artisti” in crypto, utilizzando ad esempio Tether Dollar (USDT) tramite l’app per i pagamenti Cosmo Payment o Tron Link.
Esistono persino alcuni siti che utilizzano solamente criptovalute, come ad esempio il sito di hosting di webcam Spankchain che utilizza la propria criptovaluta SPANK su SpankPay per pagare gli attori trattenendosi solamente il 5% circa di commissione, rispetto al 50% solitamente trattenuto dalle piattaformi più comuni.
Anche alcune pornostar sono diventate sostenitrici delle criptovalute. Ad esempio, Brenna Sparks ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della trasformazione di questa industria grazie a bitcoin.
Addirittura Allie Eve Knox ha espressamente chiesto che la community dei bitcoiner faccia pressioni per convincere quante più persone ad utilizzare le criptovalute, nella speranza che questo serva a farne diffondere l’utilizzo anche alle fasce di popolazioni più scettiche, come anziani e boomer.
La stessa Knox ha rivelato che le attività in questo settore vengono ancora ritenute ad alto rischio, anche dal punto di vista finanziario, tanto che gli artisti si vedono gravati da costi esorbitanti per l’elaborazione dei pagamenti o riaddebiti delle carte di credito.
La stessa PayPal ha ammesso pubblicamente di aver chiuso diversi conti a causa di transazioni legate al sesso.
Pertanto le criptovalute sono di fatto una soluzione molto utile per gli artisti di questo settore, a causa dell’assenza di limitazioni al loro utilizzo, e di costi di transazione molto bassi.
Inoltre d’altro canto consentono anche di mantenere un buon livello di segretezza per gli utenti chi le utilizzano su questi siti, evitando ad esempio che si scopra dove hanno speso il loro denaro a causa degli estratti conti delle carte di credito.
Tuttavia, pare che non si sia ancora diffusa molto l’abitudine di effettuare pagamenti in criptovalute sui siti per adulti.
La responsabile del marketing del processore di pagamenti CoinGate, Veronika Mishura, ha rivelato che nel corso di tutto il 2019 hanno elaborato solamente 1.400 pagamenti tramite Lightning Network su siti porno come LiveJasmin e CooMeet, con un importo medio di soli 12 euro.