I mercati rimangono congelati ai livelli di ieri, con poche eccezioni come per il prezzo di Chainlink (LINK), che consolida l’11° posizione e oggi sale dell’8% riportandosi sui massimi raggiunti alla metà di febbraio nonché massimi storici assoluti a 4,8 centesimi di dollaro.
Chainlink, con il balzo di oggi, assedia Tezos (XTZ) in 10° posizione, che oggi guadagna il 2,5%. Le due sono separate da 250 milioni di dollari di capitalizzazione.
Quest’oggi, nonostante la leggera prevalenza di segni rossi, oltre il 60% delle criptovalute sono in territorio negativo, non ci sono particolari escursioni da evidenziare, tranne per Matic Network (MATIC) che oggi è la migliore di giornata con +20%. Segue Hedera Hashgraph (HBAR) che con un balzo del 10% torna a salire dopo il deciso ruzzolone della scorsa settimana.

Tra le big, oltre Chainlink, Cardano (ADA) guadagna l’1,5%: sono le uniche tra sopra la parità in top 20.
Il ribasso di giornata spetta a Kyber Network (KNC) e Synthetix Network (SNX) e Maker (MKR). Sono tre token legati alla DeFi in discesa, che è dovuta alle prese di beneficio dopo i decisi rialzi dei giorni scorsi.
Il market cap rimane sopra i 250 miliardi di dollari con volumi solidi anche se in contrazione rispetto ai livelli di ieri. La dominance del Bitcoin si conferma al 64%, così come Ethereum poco sotto il 9% e Ripple al 4,1%, consolidando i livelli di ieri.

Prezzo Bitcoin (BTC)
Bitcoin oscilla sopra e sotto gli 8.800 dollari, i massimi del fine settimana a 9.000 dollari rimangono nel breve periodo una soglia ostica.
Sarà importante per BTC non scivolare sotto gli 8.000 dollari dove passa la trendline dinamica rialzista che mantiene il trend positivo unendo i minimi di metà dicembre e inizio gennaio.

Prezzo Ethereum (ETH)
Anche Ethereum è ai livelli di ieri e battaglia intorno ai 225 dollari. Sarà importante per Ether spingersi sopra i 255-250 dollari.
In caso di violazione dei minimi relativi del fine settimana a 215 dollari, il livello di supporto di medio periodo è a 200 dollari dove passa la trendline dinamica rialzista che anche qui unisce i minimi di metà dicembre fino agli inizi di metà gennaio.