Terza giornata negativa al ribasso per il settore delle criptovalute che riflette l’andamento che si sta sviluppando sui mercati tradizionali.
Il sell-off ha caratterizzato i mercati azionari per la seconda giornata consecutiva. I mercati europei bruciano gli ultimi 4 mesi al rialzo e tornano ai livelli di ottobre. Tengono meglio gli indici statunitensi, con l’SP 500 che arretra ai valori di metà dicembre.
È un periodo movimentato dove le tensioni si riflettono anche sulla volatilità che rimane elevata. L’indice VIX ieri è salito a 30, toccando un nuovo massimo, il più alto dal 2018, condizione tecnica che evidenzia il periodo di elevata tensione sui mercati azionari. Oltre il 30 infatti i mercati azionari si possono considerare in panic selling.
Mentre invece è leggermente in crescita l’indice di volatilità di Bitcoin (BTC), poco sopra il 2,5% giornaliero su base mensile, livello medio degli ultimi mesi.
Per la prima volta dall’inizio dell’anno, il saldo settimanale delle prime 35 criptovalute a maggiore capitalizzazione è preceduto dal segno negativo, ribassi che si estendono anche oltre il 10% così come nel caso di Ethereum (ETH) o Ripple (XRP): entrambe lasciano sul terreno tra il 15 e il 20% su base settimanale. Bitcoin tiene meglio, arretrando poco sopra il 9%.
La discesa di queste ultime ore si estende con prezzi che tornano a ritestare i livelli di supporto di inizio mese. La giornata di oggi fotografa molto bene il sentiment di questi giorni con oltre il 90% delle criptovalute in territorio negativo. Tra le poche con segno verde la migliore di giornata è Swipe (SXP) insieme a Bytecoin (BCN) in salita del 5%.

L’arretramento che prosegue anche oggi fa perdere al market cap 15 miliardi di dollari dai livelli di ieri e oggi arriva a sfiorare i 260 miliardi di dollari. I volumi rimangono elevati nonostante il contesto ribassista con scambi oltre i 130 miliardi di dollari, mentre Bitcoin mantiene scambi giornalieri oltre il miliardo. È la terza giornata con scambi più elevati dalla metà di gennaio.
In una fase che vede in questi ultimi giorni prevalere il segno negativo, Bitcoin torna a guadagnare terreno spingendosi oltre la soglia del 64% di dominance. Ethereum arretra andando a sfiorare il 10% di dominance. Più marcata la perdita di quota di mercato di Ripple che torna a ridosso del 4%, livelli più bassi degli ultimi anni già testati alla fine di gennaio.

Bitcoin (BTC) al ribasso
Bitcoin continua a scendere e a perdere valore, che rompe il primo supporto dei 9.500 dollari dirigendosi a testare area 9.000-9.100 dollari. È un ribasso del 13% dai massimi del 13 febbraio quando i prezzi hanno sfiorato i 10.500 dollari. In caso di proseguimento ribassista il prossimo supporto tecnico è in area 8.800.
Solo una rottura degli 8.800-8.600 dollari farebbe scattare un primo campanello di allarme sul trend rialzista di medio periodo, ancora valido, e iniziato dai minimi dei primi giorni di gennaio.

Ethereum (ETH)
Ethereum accusa un ribasso più intenso. I prezzi tornano sotto i 250 dollari con estensioni che in queste ore vedono testare area 235 dollari. È un movimento che vede i prezzi di Ethereum perdere circa il 18% dai massimi registrati alla metà di febbraio.
Con la rottura dei 250 dollari scatta il Testa&Spalle ribassista. Segnale tecnico che si realizzerà con il proseguimento della discesa in aria 210 dollari. Importante seguire la tenuta dei supporti più vicini, il primo in area 225 dollari.
Per Ethereum al momento il trend rialzista non è compromesso, ma è necessario valutare la tenuta degli attuali livelli o del prossimo livello in area 225 dollari.

Ripple (XRP)
Il ribasso in corso non risparmia Ripple che evidenzia un arretramento più marcato tra le prime tre e si riporta sotto i 24 centesimi di dollaro. XRP registra una perdita delle quotazioni dai massimi di metà febbraio che si estende oltre il 30%.
Ripple continua a evidenziare sintomi di fatica e non dà segnali di svolta al rialzo, al contrario di Bitcoin, Ethereum e delle altcoin. Per XRP è importante mantenere il livello di queste ore a 24 centesimi di dollaro, altrimenti il prossimo supporto è in area 21 centesimi.