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Bitcoin, esplodono volumi e volatilità

Mentre i mercati azionari mettono a segno dei recuperi, il settore delle criptovalute continua a vedere una netta prevalenza di segni negativi, con oltre l’80% in rosso, in cui risalta l’esplosione dei volumi e della volatilità su Bitcoin. 

Il mercato azionario: the day after

Il giorno dopo la giornata più difficile degli ultimi 12 anni si tenta da parte dei mercati azionari una prova di rimbalzo che vede le piazze azionarie mondiali con segni positivi e rialzi anche oltre l’1%. Si tratta di rialzi effimeri in quanto dopo ciò che è accaduto ieri, il più brutto lunedì degli ultimi 12 anni, è presto per leccarsi le ferite, queste sono azioni di orgoglio dovute alle ricoperture delle posizioni ribassiste. 

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Fonte: COIN360.com

Il mercato crypto

Tra le prime 25 criptovalute c’è solo un segno verde, quello di Maker (MKR), unica freccia verde con un movimento che sfiora l’1%. 

La giornata di ieri è stata molto movimentata per i volumi, gli scambi di ieri segnano il picco più alto degli ultimi mesi. Solo su Bitcoin sono stati scambiati oltre 785.000 BTC per un controvalore che supera i 6,1 miliardi di dollari. Per quantità e volume in dollari è il picco più alto dalla fine di ottobre scorso. Per fare un paragone, gli scambi avvenuti ieri sono tre volte gli scambi su base giornaliera di venerdì e sabato scorso. 

Questo evidenzia di come sul Bitcoin in primis, e poi su tutto il settore, incide quanto sta accadendo con la crisi del Coronavirus e le tensioni riguardo le decisioni dell’Opec sul mancato taglio della fornitura del petrolio. 

È la prima volta che Bitcoin si trova a vivere una crisi globale planetaria che è una doppia crisi che scuote il sentiment e i nervi degli operatori e questo si nota sul Bitcoin come in tutto il settore delle criptovalute. 

In molti restano perplessi perché Bitcoin si sta dissociando totalmente dal bene rifugio dell’oro.

oro vs bitcoin

Bitcoin infatti è in deciso ribasso mentre l’oro segna i massimi degli ultimi 8 anni a 1.700 dollari l’oncia, massimi raggiunti nel 2012. 

Questo si ripercuote anche nell’indice di volatilità. Oltre al VIX, legato allo scambio delle opzioni sull’SP 500, anche la volatilità di Bitcoin in pochi giorni è esplosa di oltre 4 volte e questo incide anche sulla volatilità giornaliera su base mensile. In queste ore la volatilità del Bitcoin torna al 3,4% come dato giornaliero su base mensile, livello che non si registrava dallo scorso novembre.

Anche l’indice paura e avidità scende ai livelli più bassi registrati a metà dicembre scorso, periodo cruciale per Bitcoin e per tutto il settore. In quei giorni infatti venivano segnati i minimi di periodo, rimasti come minimi più bassi dell’ultimo anno. L’indice fear & greed scende a 16 punti, ad un passo dal minimo del 18 dicembre. 

Ieri a gran voce è stata chiesta la chiusura degli scambi del mercato italiano e di quelli europei tramite l’hashtag #chiudetetutto. Nonostante le difficoltà e le oscillazioni a doppia cifra, Bitcoin e tutte le criptovalute hanno oramai un antivirus in quanto le oscillazioni a doppia cifra in particolari periodi dell’anno solo all’ordine del giorno. 

Questo mercato non può chiudere e gli scambi crypto restano aperti 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana. Questo conferma che le attività si sono incrementate negli ultimi giorni con hashrate ai massimi che indicano la difficoltà di calcolo dei miner, questo a poco più di 50 giorni dal terzo halving di Bitcoin, che indica come l’attività su BTC sia molto attiva.

Il market cap rimane a 225 miliardi di dollari con dominance invariata per le prime tre. L’unica ad evidenziare un deciso ribasso e una conferma della crisi in atto è Ripple (XRP) che oscilla sui minimi degli ultimi anni al 4% di dominance.

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Grafico Bitcoin by Tradingview

Volatilità Bitcoin (BTC)

Con i minimi registrati ieri, lo scivolone in area 7.800 dollari evidenzia un ribasso che dai massimi di metà febbraio è pari al -27%. È il primo momento di difficoltà da inizio anno che evidenzia che si sta concludendo il ciclo bimestrale a due mesi iniziato tra i minimi di metà dicembre e inizio gennaio. 

È importante per i prezzi sotto l’aspetto tecnico consolidare la base dei 7800 dollari e non estendere la caduta a 7.200 dollari, che annullerebbe il lavoro fatto da inizio anno. 

Il ritorno della positività chiede una salita oltre i 9.000-9.100 dollari, livelli che dalle quotazioni attuali chiedono un rialzo del 15%.

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Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Ethereum, con il movimento ribassista di ieri, ha visto i ribassi estendersi per qualche minuto a 195 dollari. Ha poi recuperato con i prezzi che oscillano alla soglia psicologica dei 200 dollari. 

Etheruem va a testare la trendline rialzista che sostiene il movimento al rialzo e congiunge i minimi dalla metà di dicembre passando per la metà di gennaio e fino ai livelli di ieri. È un test molto importante in un’ottica di medio periodo.

Ethereum, al contrario di Bitcoin, si mantiene ancora in una fase tecnica di medio periodo al rialzo. Una tenuta dei 190 dollari anche nei prossimi giorni fornirebbe un segnale positivo. 

In caso contrario un prossimo supporto è in area 185 e poi 175 dollari. Un ritorno sopra i 225 con un’estensione sopra i 245-255 dollari riporterebbe una ventata di ottimismo su Ethereum, che comunque da inizio anno e nonostante un movimento ribassista del 30% con i minimi di ieri, mantiene una performance di tutto rispetto con un rialzo del 50%.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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