Lo Youtuber MaxDapp ha condiviso ieri su Twitter la pagina di Defipulse, aggiungendo la blockchain di EOS e quelle che possono essere considerate le sue applicazioni DeFi, citando quindi strumenti come REX (Resource Exchange) e la stablecoin EOSDT.
https://twitter.com/MaxDapp/status/1242159497398964224
La domanda a cui MaxDapp voleva rispondere con questo post è: cosa succederebbe se, oltre alla blockchain di Ethereum, tenessimo conto dei progetti DeFi che si basano su altri protocolli come EOS?
Come possiamo vedere, dall’immagine il REX di EOS si piazza di prepotenza al secondo posto con oltre 170 milioni di dollari, preceduto solo da Maker con $300 milioni, e superando addirittura il più famoso protocollo Componud che ha 78 milioni di dollari.
EOS e REX
Ma cos’è REX e perché ha diritto di entrare in questa classifica, piazzandosi tra l’altro al secondo posto?
Il progetto REX (Resource Exchange) è stato lanciato poco meno di 1 anno fa con lo scopo di livellare i costi per recuperare le risorse come CPU e RAM e gli EOS, da mettere in stake per gli smart contract. Con REX, infatti, al costo di 1 EOS si possono avere migliaia di EOS in stake, oltre 4200 in questo momento. Sulla piattaforma, come abbiamo detto, ci sono poco meno di 80 milioni di EOS bloccati, che al prezzo attuale superano i 180 milioni di dollari, pronti per essere presi in prestito.
Infatti, grazie al sistema di lending, gli utenti possono rendere disponibili i propri EOS al sistema, dove vengono presi prestito da chi ne ha bisogno per un periodo di 30 giorni.
Sempre in questa classifica DeFi troviamo al decimo posto EOSDT con oltre 10 milioni di dollari. Si tratta di una stablecoin completamente decentralizzata e collateralizzata proprio con EOS, quindi un processo del tutto analogo a quello che troviamo per generare DAI o altri asset che hanno questo tipo di protocollo.