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Binance: è arrivata la carta di debito

Un comunicato esprime l’intenzione del colosso asiatico Binance di rendere disponibile una carta di debito per i suoi utenti.

L’aggressività commerciale di Binance è nota nel settore, che si tratti di ICO, IEO, piattaforme educational o di un’intera blockchain, ovunque si sviluppi un opportunità la compagnia investe.

Quella che è diventata in breve tempo la realtà più ingombrante nel mondo del trading, si sta posizionando con forza anche su altri settori come quelli legati ai servizi di pagamento.

La base d’utenza dell’exchange di Binance è enorme e nel mondo collegato ai servizi questo aspetto porta grande potere.

Binance e i valori della blockchain

“È semplice come trasferire BNB da un portafoglio all’altro”.

Con queste parole Binance si sofferma sui sistemi di gestione del portafoglio che sarà collegato all’applicazione dedicata alla carta di debito.

“Non dovrai più vendere la tua criptovaluta per pagare le bollette. Con la Binance Card, puoi fare HODLing (tenerti le crypto) e spendere solo ciò di cui hai bisogno per effettuare un pagamento”.

Sembra chiaro, previa maggiori specifiche future ora non disponibili, che il progetto sia collegato alla piattaforma e che il controllo dei fondi sia in mano alla compagnia.

Per il momento solo BTC e BNB saranno disponibili alla vendita con prepagata circuito VISA.

La scelta di rendere facile i servizi scendendo a compromessi con la decentralizzazione del sistema finanziario è comprensibile.

Centralizzare un sistema lo rende più veloce, più redditizio e l’intermediario acquisisce un ruolo sempre più dominante.

Ci si dimentica che da questo sistema le criptovalute, con la loro nascita, volevano emanciparsi.

Pagamenti e criptovalute, l’eterno dilemma

Questa notizia unita ai concetti legati alla disintermediazione finanziaria ci riportano all’annoso problema dell’adozione delle criptovalute come mezzo di scambio.

Il settore non ha ancora sfondato come sistema di pagamento. Nessuna delle blockchain in corsa per conquistare il mercato è ancora stata di in grado di veicolare la sua crypto principale o un token rappresentativo come mezzo di scambio accettato e adottato.

Per questa ragione le carte di debito hanno ancora una funzione importante, ma rimane fondamentale il percorso e le dinamiche con le quali vengono implementate.

  1. Sono collegate a un wallet custodial o NON-custodial?
  2. Siamo in grado di avere pieno controllo dei nostri fondi?

Due semplici domande a cui molti cercando di dare risposte coerenti ai valori della disintermediazione finanziaria tanto cari al settore.

Alcuni servizi lo fanno, rispettando alcuni principi fondamentali per la crescita del settore.

Quando si tratta di denaro, dobbiamo ricordarci che l’ambiente blockchain rappresenta ancora una zona di chiaro-scuro a livello normativo. I grandi exchange non rappresentano entità su cui riporre la nostra piena fiducia.

I servizi sempre più friendly da essi messi a disposizione rischiano di attirare in una zona di comfort gli utenti meno consapevoli.

Stablecoin decentralizzate, DeFi, exchange ibridi o decentralizzati, wallet non custodial, tutti servizi integrabili negli ecosistemi che sono all’avanguardia e puntano a raggiungere gli obiettivi di questa tecnologia al di là dell’interesse nel breve periodo.

Quando si sceglie un servizio, questi principi vanno considerati, diversamente sarebbe come entrare all’inferno per cercare l’arcangelo Gabriele.

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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