HomeCriptovaluteStable CoinG20: tutte le stablecoin sotto il mirino del Financial Stability Board (FBS)

G20: tutte le stablecoin sotto il mirino del Financial Stability Board (FBS)

Servono regole chiare e un controllo ferreo per evitare che le stablecoin mettano a rischio la finanza globale, questo è il monito del Financial Stability Board al G20.

Dieci comandamenti da seguire per le autorità che si interessano del fenomeno stablecoin, così l’FBS manifesta al G20 le sue preoccupazioni sulla natura peccaminosa della tecnologia che sta emergendo dal caos tecnologico e finanziario del nuovo millennio.

Il documento consuntivo pubblicato lo scorso martedì titola:

“Affrontare le sfide normative, di vigilanza e di supervisione sollevate dalle stablecoin globali”.

Il riferimento al caso Libra è chiaro: la valuta digitale voluta da Mark Zuckerberg ha dato il via ad un approfondimento serio da parte degli organi regolatori.

Necessario un punto di disambiguazione: Libra non è una criptovaluta basata su blockchain pubblica. E’ un progetto consorziale che vuole proporre una moneta digitale che basi il suo valore su un paniere di asset misto.

In tale senso potrebbe essere una concorrente alle monete FIAT e potrebbe essere simile ad una moneta privata rappresentativa di un paniere di riserva valore gestito dal consorzio.

La potenza di Facebook sta nella sua base di utenza. Sono 2,5 miliardi gli utenti attivi ogni mese. Non stupisce che qualcuno si sia spaventato.

I dieci punti per regolare le stablecoin 

  1. Garantire che le autorità competenti dispongano dei poteri, degli strumenti e delle risorse necessari per regolare e supervisionare le stablecoin globali, comprese le loro attività multifunzionali, al fine di applicare efficacemente le leggi e i regolamenti pertinenti;
  2. Le autorità dovrebbero applicare i requisiti normativi agli accordi GSC (global stablecoin) su base funzionale e proporzionati ai loro rischi;
  3. Garantire che vi sia una regolamentazione, e una supervisione complete dell’accordo GSC attraverso le frontiere e i settori. Dovrebbero cooperare e coordinarsi tra loro, sia a livello nazionale che internazionale, al fine di regolamentare le stablecoin attraverso i confini e i settori;
  4. Le autorità dovranno disporre di un quadro di governance globale, con una chiara ripartizione della responsabilità, per le stablecoin globali; 
  5. Garantire quadri di gestione del rischio efficaci per queste nuove monete, in particolare per quanto riguarda la gestione delle riserve, la resilienza operativa, le garanzie di sicurezza informatica e le misure AML / CFT, nonché i requisiti idonei e adeguati;
  6. Le autorità dovrebbero inoltre garantire che le stablecoin globali dispongano di solidi sistemi per salvaguardare, raccogliere, archiviare e gestire i dati;
  7. Dovrebbero inoltre avere adeguati piani di risanamento e risoluzione;
  8. Garantire che le stablecoin globali forniscano agli utenti e alle parti interessate informazioni complete e trasparenti;
  9. Le autorità dovrebbero richiedere che le stablecoin forniscono chiarezza legale agli utenti sulla natura e l’applicabilità di eventuali diritti di riscatto e il processo di riscatto, ove applicabile;
  10. Le autorità dovrebbero garantire che le stablecoin soddisfino tutti i requisiti normativi, di vigilanza e di sorveglianza applicabili di una determinata giurisdizione prima di iniziare qualsiasi operazione in tale giurisdizione e costruiscano sistemi e prodotti che possano adattarsi ai nuovi requisiti normativi, ove necessario.

Per il momento, il piccolo mondo delle criptovalute non spaventa i regolatori: solo il colosso Facebook ha mosso il loro interesse, ma la questione avrà ricadute anche sulle crypto.

L’applicazione delle regole volute dal Financial Stability Board dovrebbero ricadere su ogni progetto di moneta digitale stabile: USDT di Tether, GUSD di Gemini, USDC di Coinbase.

Alcuni di essi sono già attivi e vicini ai regolatori dagli albori, altri si muovono tra i chiari scuri della regolamentazione, non vi è dubbio che comunque la differenza dalla proposta di Libra sia netta. Il sottostante per i primi è il dollaro, mentre per Libra non sarà così.

Sarà interessante capire come tali regole verranno applicate alle stablecoin algoritmiche come DAI e a tutte quelle che seguiranno su Ethereum o su altre catene. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato e non sarà facile richiuderlo.

Il progetto MakerDao non è ancora totalmente decentralizzato ma in ogni caso, anche in un futuro di totale disintermediazione, verrà monitorato e aggiornato da una decentralized autonomous organization. L’applicazione di tali regole nell’ultimo caso non è di facile attuazione.

 

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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