Solo una settimana fa la piattaforma DeFi Lendf.Me di dForce aveva subito un hack che aveva portato alla perdita di fondi per ben 25 milioni di dollari, ma nel giro di un paio di giorni questi erano stati restituiti e così il sistema di recupero di questi fondi ha preso prontamente il via, come annunciato su Twitter un paio di ore fa.
Asset Recovery System is live now! https://t.co/FRvm4COCqB
— Lendf.Me (@LendfMe) April 26, 2020
dForce, cos’era successo durante l’hack
Il team di dForce ha quindi subito provveduto a porre rimedio all’accaduto, facendo anche un auditing dei dati insieme ad una società terza per stabilire un piano di distribuzione, sviluppare il sistema di recupero dei fondi e così via.
Lendf.Me era stato infatti messo offline per migliorarne la sicurezza, ma da ieri è di nuovo attivo ed ha anche un sezione relativa al recupero dei fondi, previa accettazione di alcuni termini di servizio.
Visto che i fondi sono stati restituiti dagli hacker, gli utenti della piattaforma ne potranno ritornare in possesso.
La scadenza per il recupero dei suddetti fondi è prevista per il 10 maggio 2020: dopo quella data, si spiega nell’articolo pubblicato da dForce, si procederà a liquidare i fondi di chi non avrà provveduto a ritirarli.
Si ricorda che per recuperare i propri fondi bisognerà utilizzare lo stesso indirizzo con cui si operava con la piattaforma e, una volta collegato il wallet, si potranno manualmente prelevare i fondi.
Nel post, dForce raccomanda di collegarsi alla pagina ufficiale del portale e di verificare l’indirizzo dedicato al recupero (questo) così da evitare tentativi di phishing o scam.
Il copia ed incolla del codice che avrebbe usato dForce è stato duramente criticato dai vertici di KAVA, come ha spiegato in una recente intervista Scott Stuart, ma almeno l’hack si è risolto nel migliore dei modi.