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Cosa accadde durante l’halving di Bitcoin del 2016

L’halving di maggio 2020 sarà il terzo halving della storia di Bitcoin, ma cosa accadde durante il precedente halving del 2016? 

Era il secondo halving, avvenne al blocco 420000, minato alle ore 18:46 del 9 luglio del 2016. 

Fu il primo blocco della storia di Bitcoin in cui al miner che riuscì a convalidarlo vennero assegnati solamente 12,5 BTC come premio. 

Infatti, fino al blocco precedente il premio assegnato era di 25 BTC, già dimezzato una volta il 28 novembre 2012 con il blocco 210000. 

Nel blocco 420000 del 9 luglio 2016 vennero incluse solamente 1.257 transazioni, con fee complessive di soli 0,57569681 BTC. Pertanto il miner incassò in totale 13.07569681 BTC. 

Tutto avvenne senza alcun particolare problema, sebbene nei giorni seguenti il block time salì fino ad 11 minuti, rispetto ai 9 minuti dei blocchi precedenti. 

Halving e hashrate di Bitcoin

Nelle tre settimane successive all’halving l’hashrate di Bitcoin calò da circa 1,7 Ehash/s ad 1,3, ovvero con un calo di circa il 23%. 

Questo calo fu solamente temporaneo, visto che dopo poco più di un mese dall’halving l’hashrate era tornato ad 1,7 Ehash/s: infatti, anche l’incremento del block time fu limitato (+22%) e solamente temporaneo. 

Pertanto dal punto di vista strettamente tecnico l’halving del 2016 procedette senza intoppi e con un impatto sulle performance della rete contenuto e limitato nel tempo. D’altronde era ampiamente annunciato e previsto, pertanto di fatto nessuno si fece trovare impreparato.

Il prezzo di bitcoin nel 2016 dopo l’halving

Per quanto riguarda il prezzo invece l’impatto fu più rilevante. 

Fino alla fine di maggio 2016 il prezzo era rimasto abbastanza costante, oscillando sempre più o meno intorno a quota 430 $. Tuttavia dal 26 maggio subì una vera e proprio impennata, che lo portò fino a raggiungere quota 770 $ il 18 giugno, ovvero circa tre settimane prima dell’halving. 

A quel punto, prima riscese fino a poco più di 600 $, per stabilizzarsi attorno a quota 670 $ nei giorni precedenti all’halving. Due giorni prima dell’halving, ovvero il 7 luglio, scese fino a quota 620 $, ma si riprese immediatamente, riportandosi nuovamente su quota 670 $ nel giro di 5 giorni. 

Tuttavia a fine luglio il prezzo scese, tornando sotto quota 570 $. Rimase sotto quota 600 $ fino al 3 settembre, mentre a partire dal 4 settembre iniziò una lenta, ma costante, risalita, che lo portò prima ad oltre 800 $ il 21 dicembre 2016, e poi addirittura ad oltre 1.100 $ il 4 gennaio 2017. 

Questa quota fu molto vicina al precedente massimo storico, verificatosi a dicembre del 2013, ma fu seguita da un pesante ritracciamento fino a 750 $ il 12 gennaio. 

In altri termini da metà dicembre 2016 fino a metà gennaio 2017 ci fu un mese di grande volatilità, a cui seguì una vera e propria bull-run. 

Infatti già a i primi di febbraio 2017 il prezzo era tornato sopra quota 1.000 $, ed a marzo aveva già superato il precedente massimo storico ad oltre 1.200 $. 

Pertanto durante l’halving del 2016 il prezzo risalì da 430 $ fino a 670 $, per poi ridiscendere nei mesi seguenti fino a 570 $. 

Circa due mesi dopo l’halving iniziò una prima bull-run che riportò il prezzo oltre i 750 $, con un picco momentaneo vicino al precedente massimo storico, e che fu seguita da una seconda bull-run che portò il prezzo a superare il precedente massimo storico, ad otto mesi dall’halving.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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