Si avvicina sempre di più la data fatidica del terzo halving di Bitcoin (BTC), quando sarà minato il blocco n. 630.000, cosa che è prevista attualmente tra il 9 e il 12 di maggio 2020.
A questa data Bitcoin sta arrivando con prezzi che oscillano attorno alla soglia dei 7.000 dollari. Dopo la rottura al ribasso di questo livello, avvenuta lunedì scorso, i prezzi di BTC stanno tornando di nuovo ad un passo da questa soglia psicologica che si sta rivelando livello di equilibrio.
Molti si chiedono cosa avverrà con questo terzo halving. I due precedenti del 2012 e del 2016 non sono avvenuti in un contesto economico globale come quello attuale che dovrà avere a che fare non solo con l’aspetto del settore di produzione del mining stesso, ma anche con quello dell’economia e della possibilità di centrare gli investimenti su questo determinato settore.
Bitcoin Cash e SV perdono di valore
Il terzo halving di Bitcoin oltretutto è stato già anticipato dalle altre due costole di Bitcoin, Bitcoin Cash e Bitcoin SV, avvenuti l’8 aprile. A partire da questa data è avvenuto il dimezzamento dei premi per questi due fork dal protocollo originale di BTC.
In questi due casi, l’halving di entrambe ha portato ad una perdita di valore dei prezzi post-halving. Entrambe, dall’8 aprile, hanno perso circa il 20% del loro valore.
Questo è indubbiamente uno spostamento da parte dei minatori che preferiscono per il momento concentrare la loro attività su Bitcoin e non sui diversi fork proprio per un aspetto dei profitti stessi.
È necessario attendere quella che sarà l’evoluzione successivamente all’halving del Bitcoin, da maggio, per capire quali potranno essere i nuovi equilibri anche per effetto di una situazione del tutto nuova anche per il settore delle criptovalute, che per la prima volta nella storia si trova a fare i conti con una situazione economico e finanziaria senza precedenti.