Nel mondo delle blockchain e delle crypto ci sono spesso criminali che sfruttano diversi metodi per poter mettere in piedi degli scam per rubare denaro alle ignare vittime, questa volta usando anche una finta versione di Ripple.
Tradizionalmente questi scam sono organizzate tramite post su Medium usando profili falsi di persone famose o progetti crypto conosciuti, con la richiesta di inviare delle crypto per avere un ritorno superiore a quello che si è inviato.
Questa volta i criminali sono andati oltre e hanno creato uno scam davvero elaborato che coinvolge Ripple (XRP). Questa truffa, in realtà, è da tempo sotto gli occhi dell’azienda stessa, che ha predisposto un piano dedicato.
Lo scam di un finto Ripple
In pratica, dei criminali sono riusciti a creare una copia identica della pagina di Medium di Ripple ma, se si controlla l’indirizzo, si può capire che non siamo davvero sul vero blog di Ripple, ma su un sito registrato in Russia.
Il post è veramente elaborato e con un quantitativo di informazioni spaventose, riguardo a date, cifre e procedure descritte nei minimi particolari: insomma, nulla che faccia pensare ad una truffa.
Take a look at how legit it looks!
Scammer must have spend quite some time to create this!
Please share by retweet! Let everyone knows that the 2 billion #XRP giveaway is SCAM! pic.twitter.com/RnNadQw8ur
— 🐼PandaRippleXRP🐼 (@RipplePandaXRP) May 28, 2020
Quello che viene descritto nel post è un airdrop da ben 2 miliardi di XRP partito il 28 maggio scorso. Per partecipare bisognerebbe registrare il proprio indirizzo Ripple, così da essere “verificato” ed essere dichiarato idoneo per questo airdrop.
Non ci sono ne crypto da inviare né procedure complesse, visto che quello che si chiede è solo connettersi a RippleNet, inserire il proprio indirizzo XRP e aspettare il messaggio di conferma.
Questi criminali infatti operano lato email, mandando un messaggio che all’apparenza può ingannare chiunque, ma che in realtà nasconde un virus.
Purtroppo, come detto, questo scam è stato architettato in modo talmente perfetto che addirittura un sito di informazione ha pubblicato la notizia credendo che l’airdrop fosse vero e legittimo.