È avvenuto il terzo fork della blockchain di Ethereum Classic (ETC), come ha comunicato il team su Twitter.
https://twitter.com/eth_classic/status/1267296841562861570
Il fork è avvenuto al blocco 10500839 e ha portato ad un’integrazione delle caratteristiche di Istanbul che erano originariamente state sviluppate per Ethereum (ETH) a fine 2019.
Questo è stato il terzo fork in un solo anno dopo Atlantis, Agharta e questo, chiamato Phoenix.
Questi fork sono in linea con lo sviluppo e l’agenda che si era prefissata il team di Ethereum Classic per livellare il divario che c’è tra ETH ed ETC su diversi punti.
Controllando i dati, possiamo vedere che oltre la metà dei client è già pronta, mentre il resto si sta sincronizzando ancora.
Nel frattempo, lato exchange, sono già in molti ad essere pronti con questo aggiornamento, ad esclusione delle piattaforme meno popolari e di Kraken, di cui per ora non si hanno informazioni in merito all’upgrade. La maggior parte delle mining pool deve ancora aggiornarsi, stessa cosa anche per i vari wallet.
Il fork ha seguito quanto enunciato dalla ECIP-1088, ed ha visto soprattutto un miglioramento lato gas:
- EIP-152, che aggiunge la funzione di compressione F Blake2 precompilata;
- EIP-1108, che riduce i costi del gas precompilati alt_bn128;
- EIP-1344, che aggiunge opcode ChainID;
- EIP-1884, che rivaluta i codici operativi dipendenti dalla dimensione del trie;
- EIP-2028, che riduce i costi del gas Calldata;
- EIP-2200, che riequilibra il costo del gas SSTORE misurato al netto tenendo conto della variazione del costo del gas SLOAD.
Ovviamente anche gli utenti dovranno aggiornarsi e utilizzare sistemi già “fork ready” per non avere problemi, anche perché alcune piattaforme non forniscono più supporto come Parity Ethereum e Multi-geth.
Il prezzo di Ethereum Classic
Nel giro di poche ore il prezzo dell’asset è sceso proprio con il fork, passando dagli oltre $7,35 ai 6,84 dollari, quindi di certo l’upgrade non ha giovato, almeno per il momento.