Come previsto, è avvenuto il secondo calo della difficulty di Bitcoin dopo l’halving dell’11 maggio.
Prima dell’halving la difficulty era a 16,1T, ridottasi a 15,1T il 20 di maggio. Ora, dopo la nuova riduzione, è scesa sotto i 14T.
Nel complesso si tratta di una riduzione superiore al 13% dai valori pre-halving, ed il calo dovrebbe essere terminato. Infatti per la prossima variazione è previsto un aumento.
La riduzione della difficulty post-halving è stata così significativa che in questo momento ad esempio il block time è sceso sotto i 9 minuti.
Dopo l’halving il block time era nettamente cresciuto, rimanendo per diversi giorni attorno a quota 12 minuti, con un picco addirittura sopra i 14.
Il block time medio invece dovrebbe essere sempre più o meno attorno ai 10 minuti, e le variazioni della difficulty, che avvengono ogni circa due settimane, servono proprio a mantenerlo mediamente il più vicino possibile ai 10 minuti.
Dopo l’halving, che ha dimezzato il premio per i miner, l’hashrate è sceso, facendo impennare il block time. Con meno blocchi convalidati al giorno, il numero delle transazioni confermate è sceso, portando il costo delle medesime a livelli decisamente elevati.
Ma già dopo la prima riduzione della difficulty, che ha reso il mining più facile, l’hashrate era tornato a salire, facendo diminuire block time e fee.
Con quest’ultima significativa riduzione della difficulty l’hashrate tornerà ad aumentare, riducendo ulteriormente il block time ed il costo delle transazioni. Anzi, è possibile che l’hashrate cresca in modo significativo, e la riduzione del block time risulti essere pertanto eccessiva, quindi il prossimo aggiustamento della difficulty, previsto tra circa 13 giorni, dovrebbe essere un incremento per riportare il block time attorno a 10 minuti.
Nel frattempo le fee medie sulle transazioni sono scese, ma rimanendo sempre sopra 1 dollaro (ovvero più di 0,0001 BTC).
Durante i 13 giorni che ci separano dal prossimo aggiustamento della difficulty potrebbero scendere ancora, soprattutto se l’hashrate in questi giorni dovesse aumentare in modo significativo, ma è plausibile che dopo il probabile prossimo incremento della difficulty tornino a salire.
Va tuttavia ricordato che esistono già delle alternative alle transazioni on-chain di BTC che consentono di ridurre i costi delle medesime.
Visto che non è immaginabile un cambio a breve del protocollo Bitcoin che possa generare una riduzione dei costi delle commissioni on-chain, ad esempio portando la dimensione massima dei blocchi da 1MB a 2 MB, le uniche soluzioni possibili sono off-chain, o su altre catene.
La principale soluzione off-chain è Lightning Network, mentre la principale soluzione cross-chain è pTokens, ovvero un token ERC20 collateralizzato in BTC che però gira sulla blockchain di Ethereum.