Nel mondo crypto mancava – o forse no – ancora un progetto legato alla sfera religiosa e così da poco è stato creato il token HOLY Coin, volto a diffondere la parola del Dio cristiano tramite la tecnologia della blockchain.
Addentrandoci nei dettagli di questo token, scopriamo che è un token SLP (Simple Ledger Protocol) di facile creazione, che quindi sfrutta la blockchain di Bitcoin Cash (BCH).
Holy ha delle interessanti caratteristiche a livello simbolico soprattutto.
I dettagli su Holy Coin
Il token si chiama Jesus Piece, mentre il ticker è HOLY ed ha 8 decimali. La supply è di 77777777 token, derivando dai 7 miracoli che il Messia realizzò, così come descritti dall’apostolo San Giovanni.
Ogni numero non è quindi stato lasciato al caso ma il legame tra blockchain, token e religione indica una forte volontà di diffondere questa religione, sintomo di un progetto dalle forti basi idealiste e che vuole essere preso sul serio.
Attualmente il maggiore use case di HOLY, come spiegato nel post di annuncio del progetto, è quello di inviare preghiere e quindi incentivare la preghiera e anche la conoscenza della blockchain di Bitcoin Cash.
Esempi pratici e diffusione della blockchain
La diffusione di una blockchain e delle crypto passa soprattutto attraverso degli usi concreti nella vita di tutti i giorni e in questo caso il token vuole avvicinare le persone alla religione cristiana ma allo stesso tempo potrebbe insegnare i fedeli qualcosa in più sulla tecnologia blockchain.
Non dimentichiamo che per gestire il token serve un wallet, la conoscenza di come funzionano le fee, i blocchi, ecc…
Ad ogni modo, questi Holy Coin si possono recuperare in maniera gratuita tramite un faucet che è disponibile su Telegram. Ogni ora si possono richiedere 7 HOLY coin per diffonderne l’adozione e poterli sfruttare anche come tip per altri progetti sempre all’interno di Telegram.