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Kamala Harris, una VP pro Bitcoin per gli Stati Uniti

Joe Biden ha scelto: sarà la senatrice Kamala Harris la sua vicepresidente se venisse eletto a guidare gli Stati Uniti alle elezioni presidenziali di novembre 2020. Kamala Harris ha anche un “legame” con il mondo di Bitcoin e delle criptovalute.

Chi è Kamala Harris

55 anni, è la prima donna afroamericana ad essere scelta come vicepresidente. Joe Biden l’ha definita “un combattente senza paura”. Ha un passato come procuratore e un presente fatto soprattutto di battaglie, in primis per gli afroamericani e le minoranze. 

Ora la coppia Biden-Harris dovrà essere “consacrata” al congresso democratico, poi inizierà ufficialmente la corsa contro Donald Trump e il suo vice Mike Pence.

Cosa c’entra Kamala Harris con Bitcoin? 

Poco o nulla in realtà. È difficile risalire a dichiarazioni pubbliche di Kamala Harris che menzionino Bitcoin. Ma secondo Decrypt, nello staff della neo eletta candidata VP ci sarebbe Ryan Montoya, ex CTO dei Sacramento Kings. 

Si tratta di una squadra NBA tra le prime nel mondo sportivo ad aver sdoganato Bitcoin e le criptovalute. Già nel 2014 accettavano Bitcoin come metodo di pagamento. Hanno anche lanciato un loro programma di mining di Bitcoin e un sistema di ricompense basato su blockchain. 

Ad inizio del nuovo anno invece hanno avviato una piattaforma di aste sempre basata su blockchain, per acquistare oggettistica sportiva.

Chissà che Ryan Montoya non possa esercitare la sua influenza su Kamala Harris per portare a politiche favorevoli nei confronti di Bitcoin e delle criptovalute, qualora i democratici vincessero le elezioni. 

La notizia di una afroamericana come VP di Joe Biden è stata accolta favorevolmente da un altro candidato alla presidenza USA, rimasto ai margini: Brock Pierce

L’esponente indipendente legato alla blockchain di EOS ha lanciato un appello a Biden e Harris perché possano presto sfidarsi in un dibattito. Lo stesso appello è stato poi rivolto anche a Donald Trump e al vice Pence.

Insomma, le presidenziali degli Stati Uniti stanno entrando nel vivo. A novembre ci sarà il voto che potrà determinare se i cittadini USA vogliono ancora Trump o se preferiscono voltare pagina. E chissà che non sarà un voto elettronico, magari basato su blockchain.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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