Questa mattina il CTO di Block.one, Daniel Larimer, ha aperto una discussione sulle prossime elezioni americane che si terranno per scegliere il nuovo Presidente e ha condiviso con gli utenti un suo brevetto per usare la blockchain come sistema di voto.
I'm concerned that the people counting Covid cases are going to be counting votes this fall… It’s time for blockchain based provably honest, yet privacy supporting voting. See my patent for details. https://t.co/g5YnCWQTWl
— Daniel Larimer (@bytemaster7) August 6, 2020
Andando a leggere il brevetto, che prende il nome di “BLOCKCHAIN ELECTRONIC VOTING SYSTEM AND METHOD”, questo è stato depositato diversi anni fa e pubblicato nel 2017.
Chi ha fatto domanda per registrarlo è stata la Follow My Vote, mentre gli inventori del brevetto sono Adam Ernest, Nathan Hourt, che sono i co-fondatori del progetto, e Daniel Larimer.
Lo scopo di questa azienda è quello di promuovere la verità e la libertà degli individui e di comunicare efficacemente, in maniera non coercitiva, i problemi della società. Per farlo stanno sviluppando un sistema open source di voto online che fornisca trasparenza dei risultati ed anche un sistema indipendente per i “ballot box”.
Per realizzare ciò, si mette in campo proprio la blockchain, che in questo caso è quella di Graphene.
Voto su blockchain, ecco il brevetto
Ritornando al brevetto, dalle varie immagini fornite possiamo vedere come il sistema dovrebbe funzionare e come sia possibile dissociare il nome di una persona dal voto che ha espresso.
Il voto deve garantire l’uguaglianza e non avere un peso maggiore dell’altro; deve essere personale, libero e non condizionato in nessun modo, ed anche segreto, mantenendo la privacy di chi effettua il voto.
Un’impresa non semplice quando ci spostiamo sulla blockchain, perché per questa tecnologia la trasparenza è fondamentale.
Il brevetto di Larimer mostra invece come, attraverso una serie di server, si riesce a scindere il nome dal voto.
In un primo passaggio si permette la registrazione e l’identificazione dell’utente per sapere se ha diritto di voto, dopo di che il tutto passa in un altro server che dissocia il nome della persona dal voto, e viene sostituito con una chiave che permette di registrare la votazione senza che venga compromessa la privacy dell’utente.
Chissà quando vedremo attivo questo sistema, magari se dovesse vincere Brock Pierce.
Nel frattempo va avanti il progetto, partito l’anno scorso, per tracciare le prossime elezioni.