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Le azioni di Tesla vanno su Algorand

Interagendo con la blockchain di Algorand e con uno dei suoi block explorer è possibile notare dei token che fanno riferimento ad importanti azioni di aziende come Tesla.

Sono dei token particolari, che hanno una spunta verde a indicare che sono token approvati e sicuri e che si possono anche scambiare tramite un exchange.

Non si tratta di token solo di azioni Tesla ma anche di altre aziende come Google, Twitter, Amazon e via dicendo.

tesla algorand

Approfondendo il token relativo a Tesla, che prende il nome di Micro-Tesla 1/10000 Share (M-TSLA), comprendiamo subito che sono dei token che rappresentano una frazione delle azioni della relativa casa madre.

Questi token hanno una supply totale di 5 miliardi e sono stati creati da una piattaforma chiamata Mese, che si definisce il primo microequity stock exchange al mondo.

In sostanza Mese ha tokenizzato le azioni di Tesla e di altre importanti compagnie internazionali, o meglio ha tokenizzato una frazione di esse.

Controllando la piattaforma vediamo che questa è pensata per facilitare gli scambi di questi token e quindi facilitare vendita e acquisto di azioni, ma purtroppo allo stato attuale non sembra funzionare. 

Il progetto, infatti, è stato lanciato su Algorand solo a febbraio, quindi probabilmente ora è ancora in fase di test.

Aldilà della piattaforma, possiamo vedere che questo concetto di tokenizzare le azioni e di poter comprare solo una frazione delle stesse permettendo alle persone comuni di investire in grosse aziende come Tesla, si sta facendo larga strada nel mondo crypto.

Non dimentichiamo infatti che il CEO di Aave aveva persino proposto di tokenizzare le auto Tesla.

Le azioni di Tesla in declino?

Le azioni di Tesla sono cadute a picco negli ultimi giorni, passando da oltre 2200 dollari a poco più di 440 dollari. In realtà, si è trattato di uno slipt azionario e non di un vero crollo.

La settimana scorsa è invece stato sventato un attacco che avrebbe potuto mettere in ginocchio la casa automobilistica sfruttando un malware che sarebbe stato installato da dei dipendenti in cambio di Bitcoin (BTC).

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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