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Aave vuole tokenizzare Tesla

Sembra quasi una provocazione quella fatta dal fondatore e CEO di Aave, Stani Kulechov, nei confronti di Elon Musk e di Tesla, nel voler usare le auto come collaterale per il protocollo Aave:

https://twitter.com/StaniKulechov/status/1296591884324941826

Ricordiamo che il protocollo di Aave, dedito al lending e borrowing, permette di fornire liquidità a varie pool di diversi asset, ed inoltre permette anche di prendere in prestito risorse pagando un interesse, a cui si aggiunge una funzione di flash loan.

A detta del CEO, la sua idea sarebbe quella di utilizzare un bene fisico, come le auto di Tesla, ed in questo modo gli utenti potranno prendere in prestito una percentuale del loro valore da poter utilizzare, senza dover vendere per forza la propria auto.

Aave e Tesla, perché non è una proposta insensata

Qualcuno potrebbe muovere l’accusa che questo tipo di sistema non sarebbe minimamente pensabile e praticabile, soprattutto con una macchina, ma invece è del tutto possibile e già sperimentato. Stiamo parlando dell’istituto del pegno, ossia un utente porta il suo bene materiale, poi dopo una valutazione dell’oggetto, gli viene data una somma in denaro rispetto all’oggetto lasciato, con l’obbligo di restituire la somma in un determinato tempo compreso gli interessi.

In questo caso non sarebbe difficile immaginare un banco dei pegni 4.0 in cui le persone lasciano o vendono i loro beni in cambio di crypto avendo l’oggetto fisico come garanzia, con uno smart contract legato ad esso. 

Il bene stesso sarebbe tokenizzato, rendendolo digitale, cosa che con un NFT (Non Fungible Token) diventerebbe non solo fattibile ma aprirebbe le porte anche alla vendita di un bene fisico tramite un NFT.

Parliamo di un investimento sul lungo periodo, un settore che attualmente non esiste. È quindi difficile prevedere gli sviluppi di un sistema del genere, ma certamente è possibile effettuare un business simile. Anzi, potrebbe essere il prossimo settore che applica la finanza decentralizzata ad un mondo materiale.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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