HomeCriptovaluteJack Dorsey ha lanciato la Crypto Open Patent Alliance

Jack Dorsey ha lanciato la Crypto Open Patent Alliance

Jack Dorsey, CEO di Twitter e Square, ha pubblicato un post in cui ha spiegato che tutti i brevetti crypto di Square saranno inseriti in un’organizzazione no-profit chiamata Crypto Open Patent Alliance.

L’alleanza mira a rafforzare l’adozione e il progresso della tecnologia crypto, partendo dalla convinzione che l’accesso aperto ai brevetti delle tecnologie alla base delle crypto sia essenziale per la community, al fine di far crescere, innovare in libertà e sviluppare nuovi e migliori prodotti.

Una descrizione della Crypto Open Patent Alliance di Jack Dorsey

È necessaria una valuta Internet autentica e valida in tutto il mondo. Dovrebbe essere consentito a tutti essere coinvolti nell’economia e avere accesso a strumenti e servizi finanziari. 

Il successo della tecnologia crypto dipende dal fatto che la community collabori e lavori allo sviluppo di nuove tecnologie.

Anche se i brevetti possono essere utili per ragioni legali, l’uso malevolo dei brevetti è una minaccia per la crescita e l’adozione di tecnologie emergenti come le tecnologie crypto. 

Proprio per questo motivo è stata lanciata la Crypto Open Patent Alliance. Questo simboleggia un invito a tutti coloro che si trovano nello spazio crypto ad unirsi all’alleanza per affrontare i problemi del settore.

L’alleanza affronta la questione del blocco dei brevetti attraverso un duplice approccio. Prima di tutto, i membri dell’alleanza, tra cui naturalmente Jack Dorsey, si sono impegnati a non usare i propri brevetti crypto contro nessuno se non per motivi di difesa in sede legale per esempio, rendendo così i brevetti liberamente accessibili a tutti.

Inoltre, l’alleanza creerà anche una raccolta di brevetti condivisa che permetterà ad ogni membro di condividere i propri brevetti crypto per formare un collettivo. 

Questo permetterà a tutti i membri di difendersi da eventuali attacchi. In questo modo, tutti i brevetti sono democratizzati, dando anche alle aziende più piccole la possibilità di proteggersi.

Con l’aumento del numero di membri che vengono accolti e che si impegnano a non usare i loro brevetti contro altri in modo offensivo, la minaccia complessiva delle controversie si riduce in modo significativo.

Il possesso di un brevetto è il miglior deterrente per proteggersi dagli aggressori, anche se non tutte le aziende possiedono o hanno accesso ad essi. 

La raccolta di brevetti condivisi offre questa protezione, che diventa più ampia e più forte con l’arrivo di un maggior numero di membri. Indipendentemente dalle loro dimensioni, che siano o meno proprietari, l’intera comunità ne trarrà beneficio.

Questa organizzazione trasformerà il modo in cui vengono visti e utilizzati i brevetti nello spazio crypto. L’aspettativa è quella di aiutare a contribuire a migliorare l’innovazione e il progresso delle criptovalute invece di agire da ostacoli.

Jack Dorsey punta allo sviluppo e tutti coloro che si trovano all’interno dello spazio crypto sono invitati ad unirsi in modo che la missione sia raggiunta. 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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