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Breaking Bitcoin: il documentario finanziato con Bitcoin Cash

Collin Enstad, regista del documentario “Breaking Bitcoin” ha comunicato ieri sui suoi canali social che la campagna di crowdfunding per il suo ultimo film è stata conclusa e così potranno presto partire le riprese.

Collin Enstad è già famoso per aver diretto una pubblicità in merito a Bitcoin Cash “Bitcoin Cash: The Future of Money Today” ed essere nel mondo cinematografico con diverse produzioni. Enstad ha anche un proprio show su YouTube in cui parla del mondo crypto e non solo. 

Ma veniamo al film in questione, o meglio al documentario dal titolo “Breaking Bitcoin”.

Il tema fondamentale del documentario non è solo la storia di Bitcoin, ma soprattutto la sua scalabilità, che ha creato nella community una divisione, arrivando alla decisione di forkare la rete e creare Bitcoin Cash (BCH). 

In questo modo si arriva a parlare di BCH come asset che sarebbe un’alternativa più veloce e scalabile di Bitcoin. 

Breaking bitcoin, il documentario incompleto

Il regista ha spiegato di dover completare ancora le ultime riprese in Venezuela e in Sud Sudan, cosa per cui serve diverso tempo, sempre nella speranza che il Covid19 non ostacoli i viaggi della troupe. 

Per sopperire alla mancanza di fondi, che verrebbero utilizzati per i viaggi e i salari della troupe, il regista ha avviato una campagna di crowdfunding.

In questo modo sono stati raccolti 300 BCH, ovvero circa 68mila dollari al prezzo attuale. La campagna è stata completata un paio di ore fa, e tra i suoi donatori troviamo anche Roger Ver, che ha partecipato attivamente a questo documentario, rilasciando anche delle interviste. 

Sicuramente questo documentario, in uscita l’anno prossimo potrebbe essere molto positivo per la diffusione di Bitcoin Cash.

Inoltre andrà ad allargare il panorama dei vari film e documentari che trattano il settore. Alcuni film di questi li possiamo trovare sempre più spesso in streaming anche in forma gratuita.

 

In Breaking Bitcoin è anche interessante notare come sia stato finanziato in crypto dalla community, mettendo in diretto contatto il regista e gli utenti, senza intermediari.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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