In un recente tweet il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha suggerito di utilizzare la rete Ethereum per i pagamenti.
More people should support ethereum for payments. The nice thing about supporting ethereum is that you're not just accepting ETH, you also get support for MKR, UNI, WBTC, and every stablecoin for free. And there's already like three working layer-2 scaling solutions on mainnet. https://t.co/EdD7J8isk8
— vitalik.eth (@VitalikButerin) October 1, 2020
Tutto nasce da un altro tweet di Spencer Noon, capo degli investimenti di DTC Capital, in cui si meraviglia della strategia di Square di supportare solo Bitcoin e non Ethereum.
No one will ever be able to convince me that @Square refusing to support Ethereum (in addition to Bitcoin) isn’t dumb. It’s the most head-scratching crypto strategy we’ve ever seen from a big corporate, and that’s saying something…
— Spencer Noon 🕛✨🔍 (@spencernoon) September 30, 2020
Dice: “Nessuno riuscirà mai a convincermi che il rifiuto di Square di supportare Ethereum (oltre a Bitcoin) non sia stupido”.
Square infatti è l’azienda di cui è CEO Jack Dorsey, il co-fondatore di Twitter, che è anche un massimalista di Bitcoin. Pertanto in realtà non c’è da stupirsi se abbiano scelto di supportare solo Bitcoin.
Noon però suggerisce che questa strategia sia stupida. Buterin ha ripreso il tweet di Noon, aggiungendo:
“Più persone dovrebbero supportare Ethereum per i pagamenti. La cosa bella del supporto di Ethereum è che non stai accettando solo ETH, ma ricevi anche supporto per MKR, UNI, WBTC e ogni stablecoin gratuitamente. E ci sono già tre soluzioni di scaling di livello 2 funzionanti su mainnet”.
Buterin non si sta riferendo alla criptovalute Ether (ETH), ma alla rete Ethereum, che supporta nativamente molti token ERC-20, oltre ad ETH. Tra questi il più utilizzato in assoluto ad esempio è USDT, ovvero la stablecoin di Tether collateralizzata in dollari americani.
Uno dei problemi principali dei pagamenti in criptovalute è la volatilità del loro valore. Le stablecoin come USDT risolvono alla radice questo problema, perchè il loro valore è stabile tanto quanto quelle delle valute fiat a cui sono ancorate, rendendole uno strumento di pagamento per molti versi migliore rispetto alle valute fiat stesse.
Per questo motivo Buterin suggerisce di aggiungere il supporto alla rete Ethereum per poter accettare pagamenti ad esempio in USDT, USDC, DAI, oppure anche in ETH, WBTC, o i token DeFi come UNI e MKR.
Il vero problema di Ethereum in questo momento sono i costi delle transazioni. Il prezzo del gas è ancora alto, e non pare che possa ridursi significativamente a breve.
Buterin fa riferimento a tre soluzioni di secondo livello che consentirebbero già di poter supportare un gran numero di transazioni a costi più contenuti, ma a dire il vero la curva del prezzo del gas suggerisce che la maggior parte degli utenti preferisce ancora le costose transazioni on-chain.
Tuttavia questo potrebbe essere l’ultimo vero ostacolo che impedisce l’affermarsi ad esempio proprio delle stablecoin come reale alternativa alle valute fiat per i pagamenti, visto che i token di criptovaluta utilizzati dalle stablecoin hanno il doppio vantaggio di poter essere utilizzate da chiunque nel mondo senza alcun limite o blocco di alcun tipo, e di poter anche essere utilizzate, volendo, in modo anonimo.
In un momento in cui diversi governi stanno facendo una vera e propria lotta al denaro contante, le stablecoin potrebbero rivelarsi una valida alternativa.