I rialzi degli ultimi giorni hanno fatto nuovamente salire i volumi e di conseguenza l’open interest sui derivati in futures e opzioni hanno segnato nuovi record.
I record dell’open interest su future e opzioni
L’open interest sui futures di Bitcoin sul CME nella giornata di lunedì ha visto segnare con oltre 565 milioni di dollari, un record che non si registrava da inizio settembre.
Solo oltre 4,3 miliardi di dollari l’open interest del volume di Bitcoin aggregato su tutte le piattaforme.
L’open interest invece su Ethereum chiude la giornata con il valore più alto dal 3 settembre, raggiungendo 1,2 miliardi di dollari.
L’open interest sulle opzioni su Bitcoin registra 2,1 miliardi, il livello più alto da fine settembre. Il giorno prima della scadenza delle opzioni del 25 settembre aveva segnato il suo picco massimo storico assoluto.
Lo stesso per l’open interest sulle opzioni di Ethereum, che con la giornata di lunedì ha il volume più alto dalla fine di settembre, nonostante questo strumento sia disponibile solo su tre exchange, Derebit, Okex e Huobi. Il massimo storico assoluto su Ethereum fu registrato il 1 settembre.

Il mercato crypto di oggi
Oggi oltre l’80% delle criptovalute è sotto la parità. Se ieri spiccava il segno verde in top 10, oggi prevale il segno rosso. Solo due tra le prime 10 sono sopra la parità. Si tratta di Bitcoin Cash (BCH) che rema in decisa controtendenza con una salita del 5%. Litecoin (LTC) oscilla poco sopra la parità +0,5%.
Tra i big i ribassi più profondi sono Cardano (ADA), -3,5%, mentre Crypto.com (CRO) scende del -5%.
Tra le prime 100 invece l’unico rialzo a doppia cifra è quello di ABBC Coin (ABBC) che vola oltre il 25%, seguita a distanza da Reserve Rights (RSR) e Ocean Protocol (OCEAN) che salgono entrambe del 7%.
Dalla parte opposta i ribassi più profondi sono quelli di PumaPay (PMA) -14%, seguita da Yearn Finance (YFI), -11%, e Storj (STORJ) in discesa dell’11%.
Chainlink (LINK) e Polkadot (DOT) sono in flessione, ma entrambe mantengono i migliori saldi su base settimanale con guadagni rispettivamente del 26% e del 15% da mercoledì scorso. Fanno bene anche Cardano (ADA), +20%, e Monero (XMR), +20%.
Market cap: sorpresa USDC
La discesa delle ultime ore fa diminuire il market cap che si riporta a 360 miliardi. La dominance del Bitcoin rimane invariata.
Da inizio di ottobre tra le stablecoin si evidenzia una crescita non di Tether ma di USD Coin (USDC), questo va ad erodere parte del market cap di Tether che scende al 75%, mentre USDC sale dei 15%. USD Coin sta guadagnando terreno, una tendenza che si sta consolidando: ad inizio di agosto la capitalizzazione era poco sopra 1 miliardo, oggi invece vale 2,8 miliardi, una crescita molto interessante che sta erodendo la dominance di Tether, che rimane leader incontrastato con 15,7 miliardi di market cap.
La DeFi consolida i record storici, nella giornata di ieri sale a 11,3 miliardi di dollari di TVL, Uniswap è leader con 2,6 miliardi, segue Maker con 1,99 miliardi. Cresce anche WBTC che entra per la prima volta in top 3 con 1,4 miliardi di dollari grazie ai bitcoin tokenizzati che oggi salgono a 140.000 BTC coniati su ERC20. Rimangono stabili a 8,4 milioni gli Ethereum bloccati

Bitcoin (BTC)
Bitcoin dopo aver superato gli 11.700 dollari lo scorso lunedì, vede prevalere le prese di profitto con flessioni che riportano le quotazioni tra 11.300-11.400 dollari. I rialzi degli ultimi giorni hanno spostato le strategie da parte degli operatori in derivati, con le coperture che a differenza delle ultime settimane sono ora decisamente più elevate al ribasso.
Gli operatori con i rialzi di prezzi tornano ad avere fiducia. Baluardo al rialzo sono gli 11.600 dollari. Una rottura sopra questo livello attirerebbe speculazione al rialzo.
Al ribasso il supporto tecnico degli 11.200 viene confermato anche dagli operatori in opzioni con strategie di PUT che lo rendono la prima barriera a protezione dei ribassi.

Ethereum (ETH)
Ethereum va nuovamente a sbattere sotto il muro dei 395 dollari con prezzi che vanno a rivedere i 380 dollari. ETH rimane ingabbiato nella fascia laterale che sta costringendo i prezzi da inizio settembre.
È necessario rompere con decisione e con il supporto dei volumi questa fase di test, dove nei giorni scorsi sono prevalse le vendite e le coperture in un’ottica di speculazione di breve periodo.
Su Ethereum gli operatori cambiano strategie, e fanno prevalere la forza delle coperture al ribasso con unica soglia di resistenza posizionata tra 405 e 415 dollari. Sarà importante non tornare sotto i 335 dollari nei prossimi giorni.