Dopo la migliore chiusura dell’anno in termini di guadagno su base nominale per il prezzo di Bitcoin, nonché dopo la seconda settimana migliore per quanto riguarda il guadagno percentuale, oggi si vedono le prese di profitto da parte degli operatori.
Per questo motivo, l’80% delle crypto è oggi in rosso.

Ma Bitcoin, nonostante ieri abbia rallentato i rialzi, oggi mantiene il prezzo sopra la soglia psicologica dei 13.000 dollari, ad un passo dal record di fine giugno 2019, quando i rialzi sfioravano i 13.800 dollari, picco più alto da gennaio 2018.
Bitcoin dimostra quindi forza, confermata anche dai volumi. Ieri gli scambi hanno superato per la quarta volta da inizio mese i 2 miliardi in controvalore in dollari.
I volumi generali si mantengono sopra i 110 miliardi di dollari, in recupero del 20% dagli scambi di domenica.
Bitcoin, tra le prime 20 crypto per market cap insieme a Binance Coin (BNB), +3,5%, e Polkadot (DOT), +9%, fa parte del trio in salita. Tutte le altre sono in territorio negativo.
Soffre Ethereum, che dopo aver testato la resistenza dei 415-420 dollari, vede una massiccia presa di profitto e vendite che respingono i prezzo sotto i 400 dollari, con una perdita di oltre il 3%.
XRP invece continua ad oscillare poco sopra e poco sotto i 25 centesimi di dollaro.
La peggiore in top 20 è Chainlink (LINK) che scivola di oltre il 4,5%.
Tra i pochi segni positivi di oggi c’è Flexacoin (FXC), regina dei rialzi, che vola oltre il 170%, seguita da Kusama (KSM), e Ocean Protocol (OCEAN), entrambe in salita di oltre il 20%.
La capitalizzazione dopo aver sfiorato il punto più alto da maggio 2018 a 400 miliardi di dollari, flette e si porta a 395 miliardi.
La dominance di Bitcoin rimane solida al 62%, in recupero: è il livello più alto dalla metà di luglio scorso. Soffre Ethereum, sotto l’11,6% di quota di mercato. Anche Ripple scende ai livelli più bassi dal dicembre 2017, al 2,9%.
La DeFi perde Bitcoin
L’hack di ieri su Harvest Finance incide sul collaterale immobilizzato nei vari progetti DeFi, che dopo aver superato i 12,3 miliardi di TVL nella giornata di ieri mattina, perde oltre 1 miliardo di capitalizzazione e torna poco sopra 11 miliardi.
L’hack di Harvest Finance vede fluire il numero di Bitcoin tokenizzati che dai 171.000 di ieri mattina scendono a 161.900, con una perdita di circa 10.000 BTC chiusi nei progetti di finanza decentralizzata.
Ne soffre Ren, che dai massimi di ieri mattina (25.000 BTC) accusa un’uscita di circa 3.000 Bitcoin dal protocollo. Regge meglio WBTC che nonostante la momentanea crisi dovuta all’hack del progetto DeFi, vede salire i propri Bitcoin che raggiungono il picco storico assoluto con poco meno di 1,5 miliardi di dollari, che equivalgono a 114.000 Bitcoin tokenizzati.
Questo crollo di valore generale è dovuto più che altro a questa uscita di Bitcoin da Ren, che va ad incidere sul valore totale del collaterale immobilizzato. L’hack infatti ha comportato proprio il furto di Bitcoin tokenizzati.

Bitcoin (BTC): il prezzo di oggi
Bitcoin anche oggi mantiene il suo prezzo sopra i 13.000 dollari, segnale di forza tecnica che dovrà essere confermato dal sostegno da parte dei volumi che nelle ultime 24 ore non mancano. È necessario assistere alla tenuta dei volumi e alla salita dei prezzi oltre i 13.250 dollari.
C’è ampio spazio di manovra, di oltre 1.000 dollari, anche per eventuali movimenti al ribasso che non modificherebbero l’ottima struttura rialzista se i prezzi non si spingessero sotto i 12.000 dollari.
Le quotazioni Bitcoin/euro nelle ultime 48 ore toccano il picco di 11.260 euro, massimi più alti da luglio 2019, ad un passo dal record di fine giugno 2019, poco sopra i 12.000 euro.

Ethereum (ETH)
Il test dei 415-420 dollari avvenuto negli ultimi giorni ha spinto molti operatori a prendere profitto. Ieri un forte movimento verso il basso ha riportato i prezzi alla soglia dei 390 dollari, ex resistenza ora diventato supporto importante in ottica di medio periodo, a conferma del rialzo che si è sviluppato la scorsa settimana.
Per Ethereum, in caso di mancata tenuta dei 390 dollari, area dove si muovono questa mattina i prezzi, è necessario non osservare un movimento con estensioni sotto i 350 dollari, area di allarme in ottica di medio lungo periodo.
Ieri Ethereum ha segnato un’altra giornata con volumi sopra 1 miliardo di dollari, la sesta in un mese. Se dovessero mantenersi buoni volumi ad accompagnare un rialzo sopra i 415 dollari, ci sarebbero elevate probabilità di assistere ad una nuova corsa rialzista.
I livelli da monitorare con attenzione sono perciò la rottura dei 415 dollari accompagnata dai volumi e i 350 dollari dove non spingersi oltre in caso di ribasso.