Tra i segni verdi di oggi, Bitcoin riparte con un +1,5% dai livelli di ieri mattina provando a superare i massimi raggiunti nella notte di domenica con prezzi ad un passo dai 13.400 dollari, il record di giugno 2019, i livelli massimi degli ultimi due anni e mezzo.
Con un guadagno di oltre 1.500 dollari in sette giorni per trovare una settimana migliore per il Bitcoin bisogna tornare esattamente ad inizio estate del 2019. Una performance che supera il 13%, inferiore solamente all’ultima settimana di aprile quando il saldo percentuale tra le due chiusure della domenica oltrepassò il 15%.
Nella Top 10 è invece Polkadot (DOT) a mettere a segno il miglior rialzo che supera il 6% su base giornaliera, mentre tra le prime 20 capitalizzate fa meglio solo Litecoin (LTC) che balza oltre il 20% settimanale.
Continuano le montagne russe per Filecoin (FIL) che oggi vola oltre il 20% e rivede i 40 dollari, mettendo a segno il migliore rialzo di giornata. Dopo li lancio delle quotazioni del token sui principali exchange, avvenuto dieci giorni fa, le tensioni tra i fornitori di liquidità del progetto hanno fatto crollare il prezzo sino a 20 dollari lo scorso venerdì.
Il recente rialzo dei prezzi del Bitcoin riporta a 245 miliardi di dollari la capitalizzazione della regina delle criptovalute, livello abbandonato ad inizio gennaio scorso. È una risalita che traina anche la capitalizzazione totale a 400 miliardi di dollari.
La quota di mercato del Bitcoin supera il 61,5% cannibalizzando la dominance sia di Ethereum, che torna sotto l’11,5% per la prima volta da fine settembre, sia XRP che affonda sotto il 2,9%, il livello più basso da metà dicembre 2017.
L’hack di Harvest Finance ferma la scalata DeFi
Dopo aver stabilito il nuovo record di collaterale immobilizzato superando i $12,3 miliardi sui progetti DeFi, l’hack di Harvest Finance fa perdere in pochi minuti circa $1 miliardo.
Il protocollo Harvest Finance consente di coltivare rendimento tra vari asset di stablecoin e bitcoin tokenizzato. Ed è proprio manipolando la possibilità di scambiare facilmente i token utilizzando più protocolli (lego) che l’hacker in soli sette minuti è riuscito a sfruttare la falla del protocollo per prosciugare di $24 milioni i depositi degli utenti.
Per frenare l’attività di cambio ed uscita dei fondi rubati molti dei principali exchange centralizzati CEX (Binance, Coinbase, Huobi) stanno bloccando alcuni indirizzi bitcoin forniti da Harvest che si ritengono collegati all’aggressore.
Bitcoin (BTC): massimi da monitorare
Dopo aver sfondato le resistenze dei precedenti massimi di agosto sembrano spariti i venditori. La salita delle ultime ore è sostenuta da volumi in acquisto inferiori ai giorni scorsi.
Anche le nuove strategie degli operatori in opzioni ancora non forniscono indicazioni utili per capire le intenzioni della prossima mossa. In un contesto simile è meglio rimanere in attesa monitorando i recenti massimi in area 13.350 USD. Una eventuale rottura dovrà essere accompagnata da un aumento dei volumi in acquisto.
La veloce salita degli ultimi giorni non ha formato livelli di supporto attendibili, pertanto una eventuale speculazione ribassista di breve periodo trova terreno fertile per discese anche di qualche centinaio di punti. Solamente un ritorno sotto i 12.400-12.200 USD inizierebbe a rovinare la festa degli ultimi rialzisti.
Ethereum (ETH)
Lo scatto d’orgoglio di Ethereum ha riportato i prezzi a rivedere area 415-420 USD dopo oltre un mese dove sono prevalse le ricoperture. Questi livelli rimangono l’ultimo muro da abbattere per proseguire la volata che aprirebbe spazi per rivedere i massimi di fine agosto in area 490 USD. Per una solida salita è necessario consolidare le quotazioni sopra l’ex resistenza di area 390-400 USD che da metà settembre aveva respinto ogni tentativo di rottura.