Non si può attribuire il rialzo di Bitcoin all’effetto delle elezioni USA e della diatriba tra Trump e Biden. Potrebbe essere una indiretta conseguenza, perché Bitcoin aveva già preparato la strada rialzista nelle scorse settimane.
In questi giorni sono state fatte diverse ipotesi sulla salita del Bitcoin a differenza di quanto accadeva su altri asset. Per gli indici azionari ad esempio la discesa era già evidente. L’indice americano per eccellenza, l’S&P 500 dopo la fase rialzista del 12 di ottobre quando ha raggiunto i 3484 punti, poco sotto il record storico assoluto del primo settembre a 3539, ha visto iniziare una fase calante che ha visto le quotazioni scendere fino a fine ottobre, evidenziando come la correlazione esistente che era presente con Bitcoin che segnava i livelli più alti da metà marzo, ha poi evidenziato un movimento in decisa divergenza.
Bitcoin non ha dato nessun segnale di pericolo ribassista tanto che se prendiamo a riferimento la performance dai minimi dalla fase più pesante nel contesto generale di inizio ottobre, Bitcoin ad oggi guadagna circa il 30%, mentre se prendiamo a riferimento i minimi della scorsa settimana del 29 ottobre per l’S&P 500 siamo nella fase attuale a poco più del 5,5%.
Bitcoin, un rialzo “imbarazzante”
Bitcoin evidenzia un proseguimento della fase rialzista già in atto.
Se prendiamo a riferimento l’andamento su base annuale YTD Bitcoin sale di oltre il 100% doppiando le quotazioni dal 1 gennaio, poco sopra i 7.300 dollari. Facendo un confronto più diretto con gli altri asset diventa imbarazzante il paragone.
Anche l’oro ha vissuto un anno storico toccando ad agosto i suoi record assoluti per la prima volta oltre i 2.000 dollari e precisamente a 2.074 dollari l’oncia, segna un “modesto” +25%.
Il confronto diventa più spietato se prendiamo a confronto la performance dell’S&P 500 che ad oggi guadagna il 6,5%.
Facendo un paragone, Bitcoin risalta subito come abbia doppiato per 4 volte le performance dell’oro e addirittura 15 volte la performance dell’S&P 500.
Bitcoin ha vinto le elezioni del mercato
Le elezione statunitensi non hanno assolutamente impattato su Bitcoin tanto che nelle ultime 48 ore il VIX statunitense che misura la febbre della volatilità ieri evidenziava nervosismo, mentre Bitcoin metteva le basi per poi nella notte andare ulteriormente in salita fino a toccare i 14.500 dollari.
Il mercato ha già dato il suo esito elettorale tra gli asset più performanti del 2020 eleggendo Bitcoin e queste ultime ore non fanno che confermarlo.
Se BTC continuasse su questo ritmo si confermerebbe per il secondo anno consecutivo il miglior asset a livello generale.
Se mantenesse questi livelli metterebbe a segno una performance migliore di quella del 2019 quando ha chiuso l’anno con un guadagno del 95%.