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JP Morgan: gli investitori preferiscono Bitcoin all’oro

Gli investitori istituzionali preferiscono Bitcoin all’oro. È ciò che riporta un’analisi di JP Morgan, condivisa dal managing director di Grayscale Michael Sonnenshein.

Un grafico condiviso su Twitter mostra come gli investimenti del Grayscale Bitcoin Trust siano decisamente più alti di quelli degli ETF in oro. La curva del Bitcoin mostra una crescita netta a partire dal gennaio 2020, arrivando quasi ad impennarsi ad ottobre 2020, in concomitanza con l’elevata crescita del prezzo di Bitcoin. 

Anche la curva degli investimenti in oro mostra una crescita, ma molto più contenuta. Scrive a tal proposito nel report JP Morgan:

“Ciò che rende la traiettoria di ottobre del Grayscale Bitcoin Trust persino più impressionante, è il suo contrasto con la traiettoria degli ETF in oro, che dopotutto vede un modesto deflusso da metà ottobre. Questo contrasto supporta l’idea che qualche investitore che prima aveva investito negli ETF in oro, sta ora guardando a Bitcoin come un’alternativa all’oro”.

E prosegue:

“Il potenziale vantaggio a lungo termine per il bitcoin è considerevole se compete più intensamente con l’oro come valuta “alternativa”, dato che la capitalizzazione di mercato del bitcoin dovrebbe aumentare di 10 volte da qui per raggiungere il totale degli investimenti del settore privato in oro via ETF o in lingotti e monete.”

Proprio Grayscale ha recentemente incrementato i suoi fondi in criptovalute per far fronte alla domanda crescente degli investitori istituzionali. 

Perché gli investitori scelgono Bitcoin invece dell’oro

Sembra proprio che la crescita di prezzo di Bitcoin e la sua solidità ormai non possano più essere ignorati.

Del resto, il confronto con l’oro parla chiaro. Bitcoin, da gennaio ad oggi, ha visto una crescita di oltre il 100%, passando dai 7.200 dollari di inizio 2020 agli attuali 15.000, valori che non vedeva da gennaio 2018. Era l’epoca dello scoppio della bolla speculativa. Oggi invece la situazione è nettamente diversa.

L’oro non ha certamente sfigurato. Ha aperto l’anno a 1.500 dollari l’oncia, ha poi raggiunto ad agosto il record storico annuale di oltre 2.000 dollari. Attualmente vale circa 1955 dollari l’oncia, con un incremento YTD del 29%. Insomma, è un andamento modesto se comparato con quello del Bitcoin.

Questo spiega perché gli investitori istituzionali stanno rivedendo i loro portafogli. 

Ha commentato a tal proposito Anthony Pompliano

“Semplicemente, Bitcoin è superiore. La gente sta iniziando a capirlo”.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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