Il prossimo mese Dash lancerà due aggiornamenti che hanno richiesto 5 anni di sviluppo sulla testnet, ovvero Dashpay e Dash Platform.
Lo ha rivelato su Twitter l’utente Fruit Salad Panda, che ha anche sottolineato come nell’ultimo mese Dash abbia già recuperato 5 posizioni su Coinmarketcap, e nel giro di poche settimane potrebbe recuperarne altre.
Next month #DASH will be launching 5 years of development on Testnet:
– Dashpay (blockchain usernames)
– Dash Platform (developer platform with the world's first decentralized HTTP API)The force awakens. pic.twitter.com/KUEqZyyje1
— 𝔣𝔯𝔲𝔦𝔱 𝔰𝔞𝔩𝔞𝔡 𝔭𝔞𝔫𝔡𝔞 (@fruitsaladpanda) November 23, 2020
In questo momento è al 26° posto, con una capitalizzazione di mercato di poco superiore a 1,1 miliardi di dollari, non distante da VeChain, ma tallonata da IOTA.
Nelle ultime settimane il prezzo è passato da circa 65$ ad oltre 110$, con un picco a 120$ ieri.
Va detto però che è ancora lontanissimo dal massimo storico, ovvero 1.493$ toccati il 20 dicembre 2017, ma è sicuramente molto di più dei 40$ di inizio anno.
Dopo lo scoppio della bolla speculativa di 2017 il prezzo di Dash crollò fino a toccare i 60$ a fine 2018, e da allora non è mai riuscito a riportarsi sopra i 180$.
Il prezzo attuale ad esempio è ancora inferiore a quello raggiunto a luglio dell’anno scorso.
Le novità di Dash sulla testnet
Le due novità che verranno lanciate nelle prossime settimane sono Dashpay, che consente di creare nomi utente sulla blockchain, e Dash Platform, ovvero la piattaforma per sviluppatori con la prima API HTTP decentralizzata al mondo.
Va detto tuttavia che forse nella community dei sostenitori di questa criptovaluta c’è troppo entusiasmo.
Non solo c’è chi ipotizza che nel 2021 il prezzo possa tornare sui massimi storici, ma che addirittura potrebbe superarli di 20 volte nel corso dei prossimi anni.
Qualora riuscisse a tornare poco sotto i 1.500$, il prezzo sarebbe cresciuto del 1.200% rispetto ad oggi, e già questa sembra una previsione azzardata, sebbene possibile.
Per raggiungere i nuovi massimi ipotizzati, ad oltre 30.000$, dovrebbe crescere di un ulteriore 1.900%, e questa sembra una previsione ancora più azzardata.
Cumulativamente, rispetto al prezzo attuale, si tratterebbe di un guadagno del 2.600% circa, ovvero una previsione che, a dirla tutta, sembra campata in aria.
Per quanto sia possibile fare dei ragionamenti che portano ad ipotizzare scenari simili, questi facilmente potrebbero rimanere solamente teorici, perchè ad oggi non sembrerebbero poter essere definiti né plausibili, né realistici.
Inoltre, vista la performance pesantemente negativa fatta registrare fino ad oggi, dopo lo scoppio della bolla speculativa, ci sarebbero invece diverse ragioni per ipotizzare più realisticamente, e più prudentemente, che un incremento di valore del 2.600% nei prossimi anni sia estremamente improbabile.