Secondo Elon Musk il test del razzo Starship, conclusosi con un’esplosione, è stato un successo.
Si trattava di un test ovviamente senza equipaggio, durato poco meno di due ore.
In effetti era andato tutto bene fino all’atterraggio, quando a causa probabilmente di un ritardo nella decelerazione, Starship si è schiantata al suolo creando una forte esplosione, come si può vedere dal video originale negli ultimi cinque minuti.
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— SpaceX (@SpaceX) December 9, 2020
Il razzo in realtà era il prototipo SN8 della navicella spaziale Starship, ovvero quella che sarà una delle più grandi astronavi mai realizzate, con un diametro di circa 9 metri ed un’altezza di 50.
Una delle particolarità di Starship è che può atterrare verticalmente in autonomia sia sulla Terra che sulla Luna o su Marte.
Musk ha commentato dicendo:
“Salita riuscita, passaggio ai serbatoi di intestazione, e controllo preciso dei flap fino al punto di atterraggio!”
L’atterraggio è stata l’unica cosa ad andare storta, con la navicella che non ha rallentato abbastanza e si è schiantata al suolo esplodendo.
Poco dopo Musk ha scritto:
“Marte, stiamo arrivando!”.
Il test svolto ieri era comunque una versione molto semplificata del funzionamento di Starship, e non sarà l’ultimo.
Inoltre SN8 era il primo prototipo che aveva forma e dimensioni molto simile a quelle definitive della navicella previste dal progetto.
Elon Musk e il test sul razzo Starship
Inoltre già nei giorni scorsi SpaceX, ovvero l’azienda di Elon Musk che sta sviluppando Starship, aveva anticipato che il vero obiettivo del test era quello di verificare l’affidabilità dei motori, la tenuta dei sistemi e l’aerodinamica, mentre riportare al suolo il prototipo in perfetto stato non era la parte più importante della sperimentazione.
Elon Musk stesso aveva stimato che ci fosse solamente una probabilità su tre che tutto funzionasse alla perfezione.
Già in passato altri razzi di SpaceX sono stati sperimentati in questo modo, e di esplosioni al momento dell’atterraggio se ne sono già verificate parecchie. Va tuttavia sottolineato che i razzi di SpaceX che ormai sono già in servizio non hanno mai avuto problemi simili.