Gli UK sono il paese più esperto di tecnologia digitale in Europa.
Lo rivela un rapporto di eToro e del Centre for Economics and Business Research (Cebr), che però sottolinea come questo primato potrebbe non durare ancora a lungo, a causa del fatto che altri paesi sembrano maggiormente disposti ad abbracciare le nuove tecnologie e stanno velocemente recuperando terreno in tal senso.
Il rapporto combina i risultati di un sondaggio effettuato su oltre 18.000 europei, a dataset pubblici, per calcolare il cosiddetto Digital Transformation Index di nove paesi europei:
- Danimarca,
- Francia,
- Germania,
- Italia,
- Paesi Bassi,
- Polonia,
- Romania,
- Spagna,
- Regno Unito.
Gli UK risultano essere quello con il più alto livello di penetrazione digitale, sebbene si collochi solamente al terzo posto per quanto riguarda il Digital Transformation Index.
In particolare risulta avere un’ampia diffusione dei pagamenti con carta e risulta essere in testa anche per utilizzo di piattaforme digitali per scopi educativi.
Ad esempio, invece, è la Danimarca ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio per quanto riguarda la penetrazione sia dell’e-commerce, sia dell’utilizzo di piattaforme digitali per attività bancarie ed interazioni con le autorità pubbliche.
Per quanto riguarda l’accesso online alle informazioni sanitarie sono risultati essere in testa i Paesi Bassi, seguiti sempre dallo UK.
Anche la Spagna si distingue con il secondo posto nel Digital Transformation Index, grazie ad elevati livelli di preparazione digitale, mentre in coda ci sono Romania ed Italia.
Dal report però emerge anche che la popolazione del Regno Unito sembra essere meno disposta di altre ad accettare un’ulteriore digitalizzazione.
UK esperto ma preoccupato per il digitale
Il co-fondatore e CEO di eToro, Yoni Assia, ha commentato questi dati dicendo:
“Mentre il Regno Unito è in cima alla classifica per l’adozione digitale, il nostro studio rivela preoccupazioni molto reali tra i britannici sul ritmo della trasformazione digitale, il che suggerisce che è necessario fare di più per aumentare il buy-in per il cambiamento tecnologico”.
A ciò si aggiunge il fatto che molte tecnologie digitali si sono già profondamente radicate nella vita quotidiana in Europa, tanto che la maggior parte delle persone sarebbe disposta ad accettare anche una maggiore digitalizzazione in molti settori, come ad esempio quello dell’energia e dei servizi (71%), della finanza (65%) e dell’intrattenimento (64%).
L’economista del Center for Economics and Business Research Pablo Shah ha dichiarato:
“La trasformazione digitale sosterrà gran parte del progresso economico dell’Europa negli anni ’20. Questa ricerca rivela che i livelli di penetrazione e coinvolgimento digitale variano in modo significativo in Europa. Tuttavia, mentre alcuni paesi, come la Romania, sono pronti a colmare il divario digitale, un sostegno più tiepido alla digitalizzazione in paesi come il Regno Unito potrebbe far sì che questi paesi restino indietro rispetto ai loro pari europei negli anni a venire”.