Ci avviamo a chiudere una settimana di gloria per il settore delle criptovalute, in particolare per Bitcoin che ha registrato record storici a assoluti per prezzo e volumi.
Se dovesse chiudere ai livelli attuali, sia in termini percentuali che di valore, sarebbe la migliore settimana da giugno 2019.
Se i prezzi si chiudessero ai livelli di questa mattina a 23.000 dollari, la settimana vedrebbe un guadagno del 20% e 3.800 dollari. L’ultima volta era accaduto a giugno 2019 quando guadagno poco più della metà, 1850 dollari.

Il rialzo, già iniziato per Bitcoin alla fine della scorsa settimana, è stato un rialzo in solitaria che poi ha trascinato il resto del settore.
Ne ha beneficiato Ethereum che è tornato a salire andando oltre i 670 dollari, livello più alto da maggio 2018.
Anche Ripple, che a differenza delle prime due rimane sotto i livelli massimi del 24 novembre, risale dalle paludi toccate nel corso della settimana quando è scesa sotto i 44 centesimi di dollaro, poi recuperati con sprint oltre il 60 centesimi, livelli di queste ore.
Stupisce in modo positivo Litecoin (LTC) che aveva iniziato a invertire trend laterale. Il prezzi di Litecoin si riportano sopra i 112 dollari, abbandonati a luglio 2019. Performance che insieme a quella di Bitcoin è la migliore tra le prime 30 delle maggiori capitalizzate.
Bitcoin, infatti, mette a segno un rialzo che sfiora il 30% mentre Litecoin vola del 50% consolidando la 5° posizione andando a staccarsi da Bitcoin Cash, con una differenza che a questo punto sale oltre 1,5 miliardi di dollari per capitalizzazione.
Bitcoin Cash (BCH) in queste ore è tallonato da Chainlink in 7° posizione per capitalizzazione.
Bitcoin Cash è rimasto al palo con quotazioni oltre i 310 dollari, ma come Ripple rimane sotto i massimi toccati il 24 novembre quando era salito per la prima volta dal febbraio 2020 a 371 dollari. Sono giornate particolari anche per i volumi che salgono a livelli importanti.
Bitcoin: volumi per 12 miliardi di dollari
Il totale dei volumi continua a crescere oltre i 481 miliardi di dollari, un incremento del 25% dei volumi rilevati di ieri. Quello che sorprende è l’esplosione dei volumi su Bitcoin, dovuto al deciso incremento del prezzo sopra i 23.000 dollari.
Bitcoin non si accontenta solo di salire sopra il nuovo record del giugno 2019 a 8,8 miliardi di dollari ma rompe il muro dei 10 miliardi di dollari e chiude la giornata di ieri con oltre 12 miliardi in controvalore in dollari. È il record assoluto per gli scambi sui principali exchange.
Anche i volumi di Bitcoin scambiati sul protocollo tra i vari wallet ieri hanno visto oltre 56 miliardi di dollari transitati nella catena Bitcoin, è il secondo picco del 2020, dietro solo al picco dei 59 miliardi del 16 novembre. Entrambi sono i due livelli più alti dai record di agosto 2019, quando si superano i 100 miliardi di dollari scambiati nella catena di Bitcoin.
Agosto 2019 fu il picco storico assoluto. Escluso questo record i volumi attuali sono ai livelli dei precedenti record del dicembre 2017 e gennaio 2018.
Molto bene i volumi di scambio anche su Ethereum che ieri ha toccato i 5 miliardi di dollari, la seconda con il volume più alto dietro a quella del 26 novembre con poco più di 5 miliardi.
La dominance del Bitcoin si rafforza salendo di qualche frazione decimale al 65,5%. Ethereum scivola a 11,2% i livelli più bassi per quota di mercato da metà novembre. Si rafforza Ripple che risale al 4,2%.

Bitcoin (BTC)
Bitcoin si avvia a concludere la settimana migliore degli ultimi anni e mette a segno nella giornata di oggi la 7a giornata consecutiva al rialzo, un trend che non si verificava dallo scorso luglio, ma questa volta la tendenza è decisamente più intensa con prezzi passati da 18.000 a oltre 23.000 dollari.
È una tendenza che in questa condizione non dà nessun segnale di debolezza, ma in questa fase è necessario avere cautela per possibili ingressi di prese di beneficio improvvise che potrebbero far scivolare i prezzi di centinaia o migliaia di dollari.
Sarebbe un movimento che non intaccherebbe l’attuale trend rialzista se non si estenderà oltre i 18.500 dollari e a questo punto rimane un ampio range di movimento senza intaccare la struttura rialzista.
Ethereum (ETH)
Molto bene anche Ethereum che con l’attuale giornata che però a differenza di Bitcoin ha vissuto due giorni di incertezza il 14 e 15 dicembre. Ethereum si allontana sempre di più dall’area critica che andrebbe ad invalidare il trend che sostiene il rialzo da 8 mesi a 430 dollari, livelli distanti del 35% dai valori attuali.
La struttura di Ethereum sul breve periodo rimane impostata al rialzo. Il primo segnale di pericolo è sotto i 600 dollari, mentre sul medio lungo periodo area 430 dollari è la soglia di riferimento.