HomeBlockchainIntervisteTutto quello che c'è da sapere su startup e crowdfunding

Tutto quello che c’è da sapere su startup e crowdfunding

The Cryptonomist ha intervistato il CEO di MamaCrowd Dario Giudici per scoprire tutto quello che c’è da sapere su startup e investimenti in crowdfunding.

Quali sono le campagne attive del momento?

Attualmente stiamo ospitando le campagne di:

  • Etilika (E-commerce specializzato nella vendita di vini e superalcolici. Nasce nel 2019 ed è già tra i principali player italiani del settore).
  • ProfumeriaWeb (e-commerce di prodotti di bellezza n°1 in Italia, con fatturato 2020 di oltre 8M€ e un piano di crescita finalizzato alla quotazione in borsa entro 2 anni).
  • Lifegate (da oltre 20 anni punto di riferimento della sostenibilità in Italia con una community di 5 milioni di “lifegaters”).
  • Acquainbrick (produttore di acqua buona in un contenitore completamente riciclabile e personalizzabile, composto da circa il 70% di materia prima vegetale).

Tutte hanno già superato l’obiettivo minimo di raccolta, quindi possiamo considerarle campagne di successo.

Quali sono le caratteristiche di una startup di successo?

Definire il successo è un esercizio piuttosto difficile quando si parla di startup. Arrivare ad avere un prodotto sul mercato e venderlo è un successo, finanziare la propria crescita portando investitori a bordo è un successo, far crescere il valore dell’azienda negli anni è un successo, arrivare a quotarla in borsa o essere acquisiti da un player più grande è ugualmente un successo. 

Le variabili in gioco quando si fa impresa sono davvero tante, ma sono convinto che la caratteristica più importante siano le persone. Quando il team è valido saprà navigare attraverso le avversità e approfittare delle opportunità, o cambiare velocemente strada quando è necessario. Poi più il mercato di riferimento è grande più possibilità di crescita ci sono. Quindi in ordine di importanza direi: il team, la soluzione, il mercato. 

Quanto conta il marketing?

Saper comunicare è fondamentale nella vita di una azienda, e in particolare quando ci si vuole rivolgere al mercato attraverso una campagna di crowdfunding. Le migliori campagne non sono necessariamente fatte dalle aziende migliori, a volte anche da quelle più brave a comunicare e creare engagement. Ma è qualcosa che non si improvvisa, e che in genere riesce meglio alle aziende che da sempre sono attente e focalizzate sul coinvolgimento delle proprie community di riferimento. 

Avete mai pensato di dedicarvi anche alle aziende crypto facendo token sale?

L’applicazione della tecnologia blockchain al nostro business è un tema a cui guardiamo con interesse da molto tempo. Penso che i tempi siano maturi e che si possa applicarla con successo al collocamento di strumenti finanziari. A livello normativo ci sono ancora dei passi da fare in alcune giurisdizioni, ma credo che siamo vicini ad individuare delle soluzioni in grado di rendere i processi più efficienti pur mantenendo i necessari presidi a protezione di aziende e investitori. 

Quali sono secondo te i pro e i contro del crowdfunding rispetto alle ICO?

Credo siano due fenomeni simili, ma anche molto diversi. Il crowdfunding che facciamo noi è raccolta di capitali di rischio, chi investe diventa socio delle aziende che finanzia. Le ICO, almeno quelle che hanno per oggetto utility token, non hanno questa caratteristica, quindi credo sia molto importante capire bene gli economics del token e valutarne il rischio, poiché il legame fra il valore dell’azienda e il valore del token può non essere forte. 

Nel caso del crowdfunding si ha quantomeno la certezza che il valore delle quote o azioni rispecchierà quello dell’azienda su cui ho investito. 

Per contro i token emessi in fase di ICO sono, ad oggi, più facilmente scambiabili, ma credo che sia una situazione transitoria che si risolverà in tempi relativamente brevi. 

Qual è il tasso di successo delle startup?

Vale la mia risposta precedente, dipende da come si misura il successo. In generale però, se parliamo di quelle che hanno fatto una campagna di crowdfunding da noi, il dato interessante è che il 95% sono ancora attive, a vari livelli di crescita, anche se dobbiamo considerare che le prime campagne sono state fatte nel 2016, quindi è ancora un po’ presto per parlare di risultati. Il lavoro di selezione da parte nostra è importante, e le aziende che vengono pubblicate sono una piccola percentuale rispetto a quelle che analizziamo, quindi tutto sommato questi numeri non devono stupire. 

Qual è la % di startup che ottengono i fondi richiesti?

Su Mamacrowd registriamo un tasso di successo delle campagne dell’88%, che però, come dicevo, è anche il frutto di una forte selezione all’ingresso.

Cosa deve considerare un utente se si vuole investire in startup?

Deve essere consapevole che si tratta di una asset class rischiosa, ma anche che il rischio può essere molto mitigato grazie alla diversificazione. In altre parole, più che cercare di indovinare la startup di successo conta il numero di aziende su cui si investe. Alcune possono fallire, ma quelle che crescono possono incrementare talmente tanto il proprio valore da più che compensare gli insuccessi.

Qual è la media di investimenti con successo? 

Penso che tra due o tre anni potremo iniziare ad avere dei dati più utili per questa risposta, per il momento possiamo solo dire che il dato di “sopravvivenza” delle startup che si finanziano con successo in crowdfunding è molto incoraggiante. 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick