Quali sono i progetti crypto da cui ci si aspetta di più nel 2021?
Ethereum 2.0, tra i progetti più attesi del 2021
Probabilmente il più atteso in assoluto è Ethereum. Infatti dopo aver avviato nel 2020 la fase zero del lungo processo di aggiornamento alla versione 2.0 del protocollo, il 2021 dovrebbe essere l’anno buono per l’avvio della fase 1, e forse anche della fase 1.5.
Il fatto che, dopo averla annunciata, la fase zero sia iniziata esattamente quando previsto, e stia procedendo fondamentalmente come previsto, induce a credere che anche le aspettative sulla fase 1 siano credibili.
I punti chiave sono soprattutto due: la solidità del nuovo protocollo, e soprattutto la sua efficacia.
Il lancio di Beacon Chain nel 2020 può provare a soddisfare in parte il primo punto, ma non di certo il secondo. Pertanto in realtà le aspettative riguardo la fase zero non erano particolarmente ambizione. Ci si attendeva semplicemente che tutto funzionasse come previsto.
Il vero passaggio epocale sarà il lancio della fase 1, e soprattutto quello della fase 1.5 che dovrebbe già portare innovazioni significative e palesi in particolare riguardo la velocità e l’economicità delle transazioni.
Ethereum ha un bisogno sempre più crescente di poter supportare un numero nettamente superiore di transazioni rispetto a quello attuale, oltre ad evitare la congestione della rete che ad oggi le rende in alcuni momenti lente e costose.
Visto l’enorme successo ottenuto nel 2020 dalla finanza decentralizzata su Ethereum, le aspettative riguardanti il lancio della fase 1, e soprattutto della fase 1.5, sono davvero notevoli.
Dal punto di vista pratico, concreto, difficile immaginare che vi siano altri progetti crypto con aspettative maggiori.
Sicuramente anche su Bitcoin vi sono molte aspettative, ma non tanto dal punto di vista tecnico. Si tratta più di aspettative a livello finanziario, legate moltissimo alle corrispondenti aspettative inflazionistiche del dollaro.
Polkadot e Cardano
Altri progetti crypto per cui le aspettative per il 2021 sono elevate sono probabilmente Cardano e Polkadot.
Si tratta per certi versi di progetti simili ad Ethereum, che però non hanno ancora raggiunto i livelli di utenza del loro illustre predecessore.
Tuttavia, Cardano si annuncia come pronta, l’anno prossimo, ad iniziare ad essere largamente utilizzata come infrastruttura di base per il lancio di applicazioni decentralizzate.
Va detto che aspettative simili in passato sono già state nutrite per altri progetti che si proponevano come competitor di Ethereum, e sono sempre state deluse: Cardano potrebbe non sfuggire a questa specie di maledizione.
Per Polkadot invece lo scenario è un poco diverso. Infatti non si propone di sostituire Ethereum, ma di interagire con altre blockchain per favorire l’interoperabilità.
Quest’ultima è per certi versi una specie di Santo Graal della blockchain, visto che sembra possa essere estremamente utile, ma fino ad ora nessuno è mai riuscita ad implementarla realmente.
Per questo motivo le aspettative riguardo Polkadot sono così elevate, visto che pare essere ad oggi il principale candidato a trovare il Santo Graal dell’interoperabilità tra diverse blockchain.
Facebook e Libra
Ma il progetto di valuta digitale che verrà lanciato nel 2021 e da cui dovrebbe essere lecito attendersi di più in realtà probabilmente è Diem, ovvero l’ex Libra.
Sebbene non si tratti di una vera e propria criptovaluta, il progetto si basa comunque su smart contract e registri distribuiti.
La grande differenza con i veri progetti crypto è quella di non essere una rete decentralizzata, ma le potenzialità di modificare per sempre il modo con cui siamo abituati ad utilizzare il denaro sono notevoli, in teoria.
Infatti dietro Diem c’è Facebook, e visto che fino ad ora solo le criptovalute hanno saputo offrire denaro programmabile in modo trustless (ma solamente ad una nicchia di persone), molti si aspettano che questo progetto riesca lì dove Ethereum per ora ha fallito: raggiungere le masse.
Tuttavia se da un lato le potenzialità sono davvero enormi, dall’altro la realtà potrebbe rivelarsi più modesta, visto che Diem è privo della caratteristica che rende le vere piattaforme crypto incensurabili ed anonime (o pseudo-anonime): la natura decentralizzata. Però potrebbe fare da apripista, aiutando miliardi di persone ad entrare per la prima volta nella loro vita in contatto con il denaro programmabile, per poi magari arrivare ad apprezzare i vantaggi della decentralizzazione.