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eToro: gli inglesi i più esperti di pagamenti digitali

Gli inglesi sono i più esperti utilizzatori delle tecnologie legati ai pagamenti digitali in Europa secondo una ricerca condotta da eToro e Cebr (Centre for Economics and Business Research).

Secondo l’analisi condotta da eToro, sarebbero i cittadini del Regno Unito i maggiori esperti digitali, e questa tecnologia la riversano in particolare sugli aspetti legati al denaro e all’educazione. 

L’indagine ha preso in esame 18.000 cittadini di nove paesi europei per determinare il livello di coinvolgimento con la tecnologia e le prospettive di adozione del digitale. 

Ne è emerso che il 60% dei cittadini inglese vuole vedere una maggiore crescita del settore fintech, in particolare nei pagamenti e nelle piattaforme di online banking. 

In attesa di ulteriori sviluppi, qualche dato può far comprendere la dimestichezza degli inglesi con le tecnologie digitali.

eToro: come gli inglesi usano i pagamenti digitali

Nel 2019 in UK sono state svolte transazioni con carte di pagamento per un importo totale di 995 miliardi di euro. A seguire viene la Francia, staccata nettamente, con pagamenti in carta pari a 609 miliardi di euro.

L’analisi svela la dimestichezza che hanno gli inglesi anche con le piattaforme di online banking, non importa l’età. Infatti, il 62% degli over 55 utilizza le app di banche online, più dei ragazzi compresi tra i 18 e i 34 anni, che si fermano al 52%. 

Sebbene gli over 55 si dicano competenti nell’uso del mobile banking, tanto da usarlo anche 4 volte a settimana, sembrerebbe in realtà che il 71% di loro ha usato raramente sistemi di pagamento digitale di tipo mobile, a differenza del 21% dei giovani della fascia 18-34 anni. Il 32% degli over 55 in realtà ammette di non saperli proprio utilizzare. 

Questa insicurezza emerge anche quando si tratta di importi da trasferire. Il 55% degli under 34 non ha problemi ad inviare pagamenti anche se superiori a 100 sterline, a differenza degli over 55, solo il 25% si mostra abile e fiducioso. 

Infine, i più giovani sembrano più dipendenti dalla tecnologia, anche se 1 su 7 (13%) dice che vorrebbe ridurne l’uso nei prossimi anni. La cosa curiosa è che questa percentuale è il doppio di coloro che dichiarano la stessa cosa nella fascia over 55. 

Per eToro le trasformazioni digitali hanno corso veloce, ma qualcuno rischia di rimanere indietro. Spiega il CEO Yoni Assia

“I risultati del nostro studio dimostrano che l’esperienza genera fiducia e, rendendo più facile per le persone l’accesso alle nuove tecnologie con il supporto in atto per aiutarle ad educare, è probabile che i livelli di adozione continuino ad aumentare. La fattibilità del nostro futuro digitale dipende dalla nostra capacità di garantire che questo nuovo mondo sia inclusivo, morale e – in ultima analisi – umano”.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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