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L’email di minaccia con richiesta di Bitcoin

Negli ultimi giorni sta circolando una email di minaccia che richiede un pagamento in bitcoin o altre criptovalute. 

Una di queste email è stata pubblicata qualche giorno fa su Reddit, e prende spunto dal recente data breach di Ledger

L’autore di questo messaggio sostiene di essere a conoscenza di quante criptovalute possiede il destinatario, sebbene non riporti alcuna informazione a riguardo come conferma di questa affermazione.

Infatti, i dati acquisiti con il data breach sul sito di ecommerce di Ledger comprendono anche gli indirizzi email degli utenti che si sono registrati al sito, pertanto tra questi è molto probabile che ve ne siano molti in possesso di criptovalute. 

Contando su questa probabilità piuttosto elevata, l’autore del messaggio, inviato a molti degli indirizzi email sottratti a Ledger, finge di essere a conoscenza non solo del fatto che il destinatario possegga un hardware wallet, ma anche di quante criptovalute possegga. 

La falsità delle email di minaccia per estorcere Bitcoin

Se nel primo caso, ovvero il possesso di un Ledger, ha elevate probabilità di indovinarci, nel secondo caso, ovvero la quantità di criptovalute possedute, invece mente. 

Tuttavia, alcuni destinatari particolarmente suggestionabili potrebbero non rendersene conto, e quindi potrebbero sentirsi realmente minacciati. 

Il truffatore non solo minaccia il destinatario di condividere con i ladri di zona le informazioni riguardo il suo possesso di criptovalute, ma chiede anche in cambio 0,3 BTC o 10 ETH a precisi indirizzi pubblici come forma di estorsione per non pubblicare tali informazioni. 

Inoltre dà solamente 24 ore di tempo per effettuare il pagamento, perchè conta sul fatto che la fretta sia spesso cattiva consigliera. 

Conclude dicendo: 

“Spero che non rovini ogni cosa facendo la scelta sbagliata”. 

Non solo si tratta di un doppio reato (truffa ed estorsione), ma è tutto falso. Le uniche informazioni in possesso del truffatore sono l’indirizzo email ed il nome del destinatario, ovvero quelle sottratte dal sito di Ledger. 

Ricordiamo infatti che gli hardware wallet di Ledger sono non custodian, ovvero nessuno, nemmeno il produttore del dispositivo, è in grado di leggere le informazioni in esso contenute. Inoltre questi sono dispositivi che online non condividono alcuna informazione riguardo le quantità di criptovalute possedute dai loro proprietari, pertanto è assolutamente impossibile risalire a queste informazioni disponendo soltanto delle informazioni rubate sul sito di Ledger.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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