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Bitcoin sequestrati a Silk Road, indizi sull’individuo X

I 69.000 Bitcoin sequestrati a novembre 2020 e provenienti da un wallet legato a Silk Road potrebbero essere appartenuti ad un agente che investigava sul caso. 

L’episodio fece scalpore: si trattava infatti del più grande sequestro di Bitcoin nella storia. Nel documento ufficiale, il Dipartimento di Giustizia spiegava che i fondi erano stati consegnati da un presunto “individuo X” che all’epoca aveva sottratto gli stessi fondi a Silk Road. 

Ma chi è l’individuo X? Secondo Fortune sarebbe Shaun Bridges, agente dei servizi segreti già in carcere per vicende legati a furti e frodi proprio quando era nella task force incaricata di investigare su Silk Road. 

Shaun Bridges e i Bitcoin di Silk Road

La vicenda di Shaun Bridges è ben ricostruita dal Dipartimento di Giustizia USA. È stato un agente dei servizi segreti per circa 6 anni. Tra il 2012 e il 2014 fece parte della Baltimore Silk Road Task Force. Il suo compito specifico era fare indagini forensi per localizzare e identificare chi c’era dietro il marketplace accusato di vendere cose illegali, tra cui droga.

È finito in carcere nel 2015 con l’accusa di aver riciclato denaro. Su di lui pende anche l’accusa di aver rubato circa 1.600 bitcoin da un wallet appartenente al governo USA. Per queste vicende, almeno due sentenze lo condannano rispettivamente a 71 e 24 mesi di carcere. 

L’analisi di Fortune

Secondo Jeff Roberts, che ha firmato l’articolo su Fortune, ci sono diversi indizi che fanno pensare che sia lui ad aver consegnato quei 69.000 Bitcoin all’FBI direttamente dai wallet di Silk Road. 

Intanto, il wallet incriminato era fermo dal 2015, anno in cui Bridges è finito in prigione. Poi è curioso il fatto che il caso del wallet con i 69.000 bitcoin sia stato trasferito di nuovo al giudice Seeborg, lo stesso che ha gestito i precedenti casi riguardanti non solo Shaun Bridges ma anche l’altro agente coinvolto nelle indagini su Silk Road, Carl Force. 

Secondo l’ex procuratore Katie Haun questa non è necessariamente una prova.

Il destino dei Bitcoin sequestrati

Intanto, i Bitcoin sequestrati a novembre, valevano all’epoca 1 miliardo di dollari. Il recente aumento del prezzo di Bitcoin ha triplicato il loro valore. Al momento della scrittura di questo articolo il prezzo di un Bitcoin è di circa 45.000 dollari, che moltiplicato per 69.000 Bitcoin fa 3,1 miliardi di dollari. Saranno messi all’asta e saranno certamente ambiti in un momento in cui il prezzo di Bitcoin sta andando verso nuovi orizzonti inesplorati. 

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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