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Bitcoin: transazione record dai fondi di Silk Road

Ieri è stata effettuata una transazione record sulla blockchain di Bitcoin da un wallet inattivo dal 2015 e legato a Silk Road. 

Silk Road è il leggendario marketplace sul dark web chiuso nel 2014, fondato da Ross Ulbricht, e coinvolto in diversi processi per vendita di beni illeciti. 

Il wallet nel corso del tempo ha continuato a ricevere pagamenti in bitcoin, ma era dal 2015 che non effettuava transazioni. Ieri ha inviato quasi 70.000 BTC ad un altro indirizzo, di tipo SegWit. Può anche darsi che si tratti di uno spostamento tecnico da un wallet legacy ad uno SegWit. 

Al momento della transazione, i BTC inviati avevano un controvalore di quasi un miliardo di dollari, facendo risultare questa una delle più grandi transazioni di sempre sulla blockchain di Bitcoin in termini di volume in dollari americani.

Ross Ulbricht attualmente si trova in carcere, visto che è stato condannato ad una doppia condanna a vita per il suo ruolo nella creazione e gestione di Silk Road, pertanto è improbabile che sia l’autore di questa transazione. 

In carcere ha accesso ad Internet, ma difficilmente ha accesso anche a quel wallet. 

L’FBI, al momento della chiusura, sequestrò circa 174.000 BTC da Ulbricht, successivamente venduti all’asta dal governo degli Stati Uniti. Tra questi non c’erano quelli conservati sul wallet da cui è partita la transazione miliardaria di ieri. 

Infatti, secondo alcune stime gli incassi in bitcoin di Silk Road in realtà potrebbero essere stati di circa 614.000 BTC, ovvero 440.000 BTC non sarebbero stati sequestrati. Alcuni di questi molto probabilmente furono già ceduti quando il marketplace era attivo, da indirizzi non noti, ma altri potrebbero essere ancora in mano a qualche persona coinvolta nella gestione ad esempio degli incassi. 

La transazione dei Bitcoin di Silk Road

L’indirizzo da cui è partita la transazione miliardaria risultava essere il quarto maggiore al mondo per numero di BTC detenuti, mentre ora nella stessa posizione risulta esserci l’indirizzo SegWit destinatario dell’invio, visto che praticamente tutti i BTC conservati nel vecchio indirizzo sono stati inviati a questo. 

Inoltre, in vari forum frequentati da hacker, nell’ultimo anno ha circolato un file crittografato che si diceva contenesse le chiavi crittografiche del vecchio indirizzo. 

In teoria, se così fosse realmente stato, qualcuno avrebbe potuto forse craccare quel file, accedere a quel wallet, ed impossessarsi dei BTC inviandoli ad un suo indirizzo. 

Ora resta da vedere che fine faranno i BTC conservati nel nuovo indirizzo SegWit, e se verranno utilizzati, inviati o venduti.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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