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Le banche traineranno l’adozione di Bitcoin

Gli investitori istituzionali stanno scegliendo Bitcoin e alle banche non è rimasto altro che aprire a BTC per offrire un servizio in più rispetto a quelli tradizionali.

È successo a Morgan Stanley, che ha deciso di offrire ai clienti più abbienti i prodotti di investimento che consentono un’esposizione su Bitcoin.

È la prima grande banca degli Stati Uniti ad offrire BTC, ed è ipotizzabile che Morgan Stanley abbia di fatto aperto la scia affinché altri istituti di credito facciano scelte simili.

Per Simon Peters di eToro questa svolta può portare ad una maggiore adozione di Bitcoin. 

“Con alcune delle più grandi banche del mondo che ora si stanno muovendo per offrire ai loro clienti bitcoin attraverso una varietà di prodotti, pensiamo che questo stia accendendo la carta per un’esplosione di interesse per le criptovalute”.

Secondo Simon Peters, gli investitori con un alto patrimonio da investire così come i loro consulenti finanziari sono quelli finora meno esposti alle criptovalute, forse perché sentono che i tempi non siano pronti. Ma adesso le cose stanno cambiando. Dice a tal proposito Simon Peters: 

“Poiché le banche considerano sempre più le allocazioni in criptoasset per conto dei clienti, ci aspettiamo una nuova ondata di interesse per il bitcoin e i suoi simili che potrebbe avere un impatto significativo sulla domanda”.

Non tutte le banche amano Bitcoin

La strada per Bitcoin per diventare ufficialmente un prodotto che possa essere offerto anche nelle banche tradizionali, è ancora lunga. Basti pensare che proprio nei giorni dell’annuncio di Morgan Stanley, un altro importante istituto di credito degli Stati Uniti, Bank of America, ha emesso un report in cui contesta il consumo energetico di Bitcoin

Certo è che Bitcoin non è nato per essere un prodotto da banca, ma per essere alternativo alle banche. Tuttavia con il passare degli anni, anche a causa della lentezza della sua rete, sta diventando sempre più un bene rifugio anziché uno strumento di pagamento.

Le incertezze economiche acuite dalla pandemia, unite al volo del prezzo, hanno fatto in modo che anche gli investitori istituzionali e le grandi aziende, a partire da Microstrategy e Tesla, scegliessero di allocare parte del loro capitale in Bitcoin. Lo hanno fatto per ora tramite exchange (entrambe hanno scelto Coinbase), proprio perché le banche non offrono ancora questo tipo di servizio.

Sarà anche per non lasciare campo libero agli exchange che le banche sono obbligate ad aprire a Bitcoin. 

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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