Il rialzo delle ultime ore di Bitcoin prova a limitare le perdite dell’intera settimana, la seconda consecutiva in negativo, a meno di sorprese che durante il weekend riportino i prezzi di Bitcoin oltre i 57.000 dollari.
Se invece la chiusura di domenica sera non dovesse avvenire sopra i 56.000 dollari si tratterebbe della settimana più negativa dell’ultimo mese.
Tensioni per la scadenza delle opzioni su Bitcoin
La settimana difficile è stata caratterizzata dall’attesa della prima vera scadenza trimestrale delle opzioni che registra, con oltre 118.000 Bitcoin, pari a un controvalore di oltre 6 miliardi di dollari, una delle scadenze con il volume di affari più elevato di sempre.
Come già accaduto nel passato, questa scadenza non sembra stia incidendo sulle quotazioni del Bitcoin, ma sarà da attendere il fine settimana e la giornata di lunedì per valutare dove gli operatori decideranno di spostare le strategie dopo la chiusura dei contratti scaduti oggi.
Nelle ultime 24 ore sono aumentate le tensioni sull’intero settore, in particolare si guarda al Bitcoin che rimane il faro per il resto del mercato.
In controtendenza continua a muoversi Ripple (XRP), che nella giornata di oggi mette a segno uno dei migliori rialzi tra le big, sfiorando una salita del 10% e prezzi che si riportano oltre i 55 centesimi di dollaro.
Ripple è in controtendenza anche su base settimanale, rispetto alle principali criptovalute, con una salita del 20% circa dai prezzi di venerdì scorso.
Tra le big su base settimanale fa meglio solo THETA che sfiora un rialzo di circa il 50% su base settimanale.
La migliore di giornata è Flow che sale del 30% e torna sopra i 30 dollari anche se la tendenza dall’inizio del mese è debole dopo che il 4 marzo è stato toccato il record assoluto di 41 dollari.
Tornano a scendere i volumi, in calo di oltre il 20% e tornano sotto i 400 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore. Il Bitcoin mantiene la media scambi dell’ultima settimana con oltre 11 miliardi scambiati nelle ultime 24 ore.
Il market cap totale è sotto i 1.700 miliardi di dollari, con Bitcoin che tenta di recuperare nuovamente i 1.000 miliardi, livello abbandonato negli ultimi due giorni. La settimana si chiude con la dominance del Bitcoin sotto il 60%, il livello più basso da ottobre. Ethereum si difende mantenendo l’11% di quota di mercato.
Dopo le tensioni di ieri, si stabilizza attorno ai 40 miliardi di dollari il totale del valore bloccato sui progetti di finanza decentralizzata.
Tra gli exchange decentralizzati, Uniswap continua a mantenere la leadership con oltre il 60% degli scambi. Se si dovesse mantenere la media scambi degli ultimi giorni, il mese di marzo con meno di 55 miliardi di dollari, sarebbe il mese con il più basso volume di scambi dall’inizio dell’anno.
Bitcoin (BTC), perdite da monitorare
Le perdite di mercoledì scorso che hanno portato il prezzo a rompere i 54.000 dollari fanno scattare il primo segnale di debolezza dopo circa due mesi di rialzi, un movimento che pur allineato alla chiusura del ciclo bimestrale arriva in ritardo.
Bisognerà capire dalla prossima settimana se il ciclo bimestrale il precedenza dato quasi per spacciato sia ancora valido, oppure se si è entrati nella fase ciclica caratterizzata dalla debolezza.
Per il weekend è importante per i prezzi non spingersi sotto i 50.000 dollari, livello da monitorare per l’inizio della prossima settimana, con la chiusura del mese di marzo.
Ethereum (ETH)
Ethereum difende con i denti il supporto dinamico dei 1.550 dollari che coincide con la trendline dinamica rialzista. Nei prossimi due giorni del weekend Ethereum dovrà difendere questo supporto per non rischiare affondi sotto i 1.400 dollari.
Un ritorno sopra i 1.700 dollari, livello distante di circa il 10% dai valori attuali potrebbe attirare nuovamente gli acquisti che per Ethereum latitano da più di due settimane.