Nella giornata storica con la quotazione del primo exchange, Coinbase, sul mercato finanziario del Nasdaq, il settore delle criptovalute registra nuovi record assoluti, con Bitcoin che raggiunge per la prima volta i 64.500 dollari.
Fa meglio ancora Ethereum che raggiunge per la prima volta nella sua storia i 2.400 dollari, mettendo a segno un rialzo che dai minimi di marzo è di oltre il 50% e da inizio anno guadagna oltre il 220%.
La giornata di festeggiamenti vede Ripple (XRP) sfiorare per la prima volta dopo oltre 3 anni i 2 dollari. Festeggiano anche Dogecoin (DOGE), che guadagna il 70% volando per la prima volta a 14 centesimi, record che se sommato alle performance dei mesi scorsi registra un guadagno dall’inizio dell’anno del 2800%.
Giornata da record storici anche per Chainlink (LINK) che con un balzo giornaliero dell’8% scavalca per la prima volta i 38 dollari.
Il market cap avanza a passi da gigante, salendo oltre i 2.220 miliardi di dollari. Nonostante il Bitcoin si muova sotto il 54% di dominance, il market cap di BTC raggiunge per la prima volta i 1.200 miliardi di dollari.
In queste ore la capitalizzazione totale delle altcoin (escludendo dal calcolo il Bitcoin) supera per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari esattamente il doppio dei massimi di gennaio 2018.
Il TVL della DeFi sale oltre i 56 miliardi di dollari, con Compound che si spinge a 11,2 miliardi di dollari di valore bloccato sul suo protocollo.
Bitcoin, nuovi record
Bitcoin viaggia per il secondo giorno consecutivo verso nuovi massimi storici, dando così la conferma, a qualche giorno di distanza da Ethereum, dell’inizio del nuovo ciclo trimestrale. Dai minimi di fine gennaio Bitcoin guadagna oltre il 120%. Allo stesso livello la trendline rialzista che unisce i minimi crescenti e accompagna il rialzo da circa tre mesi diventa l’unico livello da osservare e prendere come riferimento, livello che passa poco sopra i 58.000 dollari.
Ethereum, altro massimo storico
Ethereum, dopo aver violato nell’ultimo fine settimana i precedenti massimi sopra i 2.230 dollari viaggia spedito verso il prossimo target posto a 2.630 dollari. Il recente movimento di Ethereum conferma le ipotesi sviluppate nelle settimane precedenti, allontanandosi sempre di più dalla soglia critica dei 1.900 dollari, primo livello di allarme in caso di inversione del trend.