Craig Wright non è il solo ad aver tentato di registrare i copyright di Bitcoin, per questo oggi parleremo del forse meno conosciuto Olof Gustafsson.
Secondo l’ufficio del trademark degli Stati Uniti d’America, infatti, l’azienda Coin Legal Ltd ha provato in passato a registrare il logo di BTC ma con scarsi risultati. Il trademark è infatti scaduto nell’ottobre del 2020, ed è una storia che pochi conoscono.
Un anno fa, Olof Gustafsson, visto che Bitcoin è decentralizzato e non vi è un’azienda a cui esso fa capo, ha infatti provato a registrarne il marchio.
Gustafsson era infatti il CEO di Coin Legal Ltd e nel 2018 era anche il CEO di Escobar Inc, azienda di Roberto de Jesus Escobar Gaviria.
Olof Gustafsson, Roberto Escobar e la verità su Bitcoin
Per chi non avesse fatto il collegamento, parliamo del fratello di Pablo Escobar, il famoso drug lord colombiano che tra gli anni ‘80 e ‘90 deteneva il cartello di droga più famoso ed infatti è considerato il criminale più ricco dei tempi, con una stima di 30 miliardi di dollari.
Il fratello di Pablo Escobar, Roberto De Jesús Escobar Gaviria, aveva anche provato a lanciare la sua crypto, chiamata DietBitcoin (DTT), la il progetto è fallito ma sul sito si può leggere un libro di 281 pagine dal titolo “True Story by Roberto Escobar”.
In questo libro, Roberto spiega la sua teoria per cui il creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, sarebbe stata una spia della CIA.
“Sono la prima persona al mondo, Roberto De Jesus Escobar Gaviria, a dichiarare pubblicamente che Bitcoin è stato creato dal governo americano, e non sarò l’ultima persona a dirlo. Il mondo si sveglierà. Il mondo vedrà che è stato creato da loro. E quando lo vedranno, sarà troppo tardi, e quando la CIA si accorgerà che il mondo ne è a conoscenza, la CIA venderà tutte le proprie monete, e distruggerà il valore di Bitcoin”.