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El Salvador, Bitcoin valuta legale dal 7 settembre

Bitcoin diventerà una moneta a corso legale in El Salvador a partire dal 7 settembre.

Lo ha annunciato il presidente Nayib Bukele durante una conferenza stampa che ha tenuto ieri sera per spiegare la Ley Bitcoin, che rende bitcoin valuta a corso legale nel paese e smentire alcune delle notizie circolate in questi giorni che hanno gettato in confusione i salvadoregni. 

Per prima cosa ha voluto chiarire che il dollaro continuerà a circolare, specificando definitivamente che non è vero che il bitcoin sostituirà interamente l’altra valuta a corso legale ad ora presente in El Salvador. 

Il presidente ci ha tenuto a sottolineare che non accadrà quello che è successo nel 2001, quando la valuta locale fu totalmente sostituita dal dollaro USA e dal giorno alla notte conti corrente, stipendi e pensioni furono convertiti in USD. 

Infatti, è stato detto espressamente che l’uso del Bitcoin sarà opzionale: nessuno sarà obbligato ad accettare Bitcoin se non lo desidera. Stipendi e pensioni continueranno ad essere in dollari, i conti corrente resteranno in dollari e chi riceve un pagamento in bitcoin potrà convertirlo in dollari: 

“I conti bancari non si convertiranno in bitcoin come hanno fatto con la dollarizzazione quando i nostri conti bancari in colones sono stati convertiti in dollari. I risparmi, i conti correnti e gli assegni continueranno ad essere in dollari”.

Il presidente ha aggiunto espressamente:

“Se qualcuno riceve un pagamento in Bitcoin, può scegliere di riceverlo automaticamente in dollari, nessuno riceverà bitcoin se non lo vuole”.

Legge alla mano Nayib Bukele ha fatto anche presente che la legge non impone ai negozi di esporre il prezzo di Bitcoin della merce venduta. Ma se i negozianti vorranno potranno farlo. 

Al contrario le tasse potranno essere pagate in Bitcoin. Ha detto a tal proposito il presidente: 

“Se vuoi pagare le tasse puoi farlo in Bitcoin. Naturalmente si può continuare a pagare in dollari; pagare in bitcoin è un’opzione per il popolo salvadoregno che non colpisce nessuno, al contrario è un’opzione che i salvadoregni hanno”.

Bitcoin al momento non sarà utilizzato neppure per fini contabili. Continuerà ad essere utilizzato il dollaro. 

La conferenza stampa è servita anche a spiegare che gli esercenti sono tenuti ad accettare Bitcoin ma c’è differenza tra “accettare” e “ricevere”. È stato questo infatti uno dei punti più dibattuti: l’obbligo di accettare Bitcoin. Ma il presidente ha spiegato che si devono accettare Bitcoin ma si possono ricevere dollari. Un po’ come quando un turista europeo paga con la sua carta di credito: il pagamento è in euro, ma l’esercente riceve dollari. Dunque anche in questo caso non c’è nessun obbligo che forza le persone a ritrovarsi Bitcoin se non lo desiderano. 

Chivo, il wallet Bitcoin di El Salvador con 30$ in BTC

Per far sì che Bitcoin possa però diffondersi facilmente, il governo di El Salvador sta per lanciare un wallet Bitcoin, che si chiamerà Chivo, per fare e ricevere pagamenti in BTC. 

Si scarica come qualsiasi app, su Google Play ed Apple Store. Per utilizzarlo basta avere internet, o tramite il proprio piano tariffario o tramite segnale wifi. Chi scarica l’applicazione, dovrà iscriversi inserendo numero di telefono e documento di identità, superare le procedure di riconoscimento, e poi riceverà ben 30 dollari in Bitcoin. Ha detto Nayib Bukele a tal proposito: 

“Quei 30 dollari sono per promuovere l’uso di Bitcoin e l’applicazione; è l’unica volta che otterrai bitcoin che non vuoi ottenere bitcoin e questo perché il governo ti darà 30 dollari equivalenti a bitcoin senza che tu debba pagare nulla”.

Il wallet supporta anche il dollaro USA, pertanto i pagamenti potranno essere via app anche in USD. C’è anche la possibilità di convertire il buono di 30 dollari in USD. Dunque, ancora una volta, è evidente che non c’è alcun obbligo di avere Bitcoin. 

Il wallet, spiega il presidente: 

“È un modo sicuro per tenere i soldi e un modo veloce e sicuro per fare transazioni; più o meno come funziona una carta di debito, con la differenza che la carta funziona solo con i dollari, mentre l’app funziona con entrambi.

“Un’altra differenza è che le carte fanno pagare ai commercianti una commissione che può arrivare al 5 o 6% della vendita; nel caso del wallet non c’è nessuna commissione, se qualcuno paga 5 dollari, il commerciante riceverà esattamente quello che sta facendo pagare”.

Ovviamente neppure l’utilizzo del wallet creato dal governo è obbligatorio, infatti è stato spiegato che si può utilizzare un altro tipo di wallet. Del resto in El Salvador già 50.000 persone utilizzano Bitcoin, pertanto è certo che hanno già altri tipi di wallet. 

Ha dichiarato infine il presidente che la legge Bitcoin è stata pensata soprattutto per le rimesse, perché permetterà l’invio di denaro senza intermediari e senza costi aggiuntivi. 

In definitiva, Nayib Bukele ha concluso: 

“Questa è una legge che ci apre al mondo; che ci mette agli occhi del mondo per qualcosa di buono e innovativo; è una legge che porta solo benefici al popolo. Alla fine, tutti vedranno i benefici una volta che questo inizierà a funzionare il 7 settembre”.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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