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Jack Dorsey non investirà in Ethereum

Jack Dorsey ha negato esplicitamente di voler investire in Ethereum.

Tutto nasce da un tweet di Neeraj K. Agrawal di Coin Center che riferisce che il senatore californiano Brad Sherman ritiene che la più grande minaccia per Ethereum sia Dogecoin.

L’accostamento tra Ethereum e Dogecoin come competitor praticamente non ha alcun reale significato, e denota solo una grande ignoranza da parte del senatore Sherman, tanto che Dorsey ha ironicamente commentato che HamsterCoin sia ancora meglio.

Hamster (HAM) in realtà esiste ed è un token BEP-20 su Binance Smart Chain, ma in realtà quello che voleva probabilmente dire Dorsey è che Hamster, ovvero il criceto, è meglio di Doge, ovvero il cane, per prendere in giro il senatore e chi dà retta a queste improbabili uscite.

A questo punto lo sviluppatore Ethereum packanimal ha ripreso il tweet di Dorsey per dire che Jack è stato un massimalista di Bitcoin, in passato, ma che ritiene sia solo una questione di tempo prima che Dorsey acquisti ETH. 

La risposta di Jack è stata un secco no. 

Jack Dorsey dice no ad Ethereum

In altre parole Dorsey continua ad essere un massimalista di Bitcoin, soprattutto per quanto riguarda la criptovaluta come asset finanziario, mentre invece Twitter rimane aperta all’utilizzo di altre blockchain.

Infatti ieri il profilo ufficiale della società aveva postato un tweet con il quale annunciava 140 NFT in regalo. 

https://twitter.com/Twitter/status/1410227743636217856

Questi NFT vengono emessi sulla blockchain di Ethereum, quindi Twitter sta utilizzando sia Ethereum che ETH.

Evidentemente Dorsey non ritiene di per sè ETH un investimento, ma uno utility token necessario per utilizzare quelle funzionalità che ad esempio su Bitcoin non ci sono, ma su Ethereum sì.

Le reazioni della comunità crypto al secco no di Dorsey non si sono fatte attendere, anche perché in questo comunità sono molti i sostenitori di Ethereum.

D’altronde è assolutamente lecito essere dei massimalisti di Bitcoin (o di Ethereum), e non ha alcun senso accusare qualcuno di esserlo, se lo ha scelto consapevolmente.

Inoltre tali rivalità sono, e sono sempre state, molto comuni, non solamente in ambito crypto, pertanto tutto ciò è assolutamente nella norma.

Bisogna però infine ricordare che bitcoin, come asset finanziario con il ruolo di copertura risk-on contro l’inflazione, è assolutamente unico nel settore delle criptovalute, senza alcun reale rivale da questo punto di vista. Tuttavia ci sono altri progetti, altre blockchain ed altre criptovalute che fanno cose che Bitcoin nativamente non fa, come ad esempio proprio gli NFT o gli smart contract.

Ritenere che Ethereum sia un competitor di Bitcoin, o che addirittura Dogecoin sia un competitor di Ethereum, risulta quindi essere completamente sbagliato.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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