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Bitcoin: come iniziare ad investire in BTC

Come conviene iniziare ad investire in bitcoin? 

Il primo passo da fare non sarebbe di carattere operativo, ma di carattere informativo ovvero studiare per conoscerne le caratteristiche, ma a questa attività dedicheremo qualche altro approfondimento più avanti. 

D’altronde si tratta di un asset finanziario unico nel suo genere e mai visto prima nell’intera storia dell’umanità. Pertanto la primissima cosa da fare sarebbe approfondirne un po’ la conoscenza, in modo da poter poi investire in modo consapevole. 

Infatti, alcune delle sue caratteristiche native e profonde incidono direttamente sull’evoluzione del suo prezzo (come l’halving), pertanto solo conoscendole è possibile investirci consapevolmente. 

Detto questo, i primi passi operativi per iniziare ad investire concretamente in bitcoin sono altri. 

I wallet per Bitcoin

Innanzitutto va detto che esistono ben tre modi differenti per acquisire BTC – con BTC si intendono i veri e propri token di bitcoin – e per poterli possedere per prima cosa occorre dotarsi di un apposito wallet. 

Esistono due tipi di wallet, quelli di proprietà, che consentono di avere il possesso esclusivo dei token ma che richiedono molta cura nel conservare il seed o le chiavi private, o quelli cosiddetti “custodian”, di proprietà di un intermediario che li gestisce sobbarcandosi anche la responsabilità di conservare le chiavi private. 

Su bitcoin.org c’è un’ottima guida per scegliere quale wallet utilizzare, che suggerisce solo wallet gratuiti. 

A dire il vero sarebbe meglio non avere un unico wallet, sia perchè non conviene custodire tutti i token in un unico luogo, sia perché differenti wallet hanno funzionalità differenti, e non ne esiste uno che le abbia tutte. 

Come iniziare a comprare Bitcoin

Una volta che ci si è dotati di un wallet si può scegliere uno dei tre modi per acquisire BTC. 

Il primo è il più semplice: comprarli

Esistono centinaia, se non migliaia di exchange che consentono agli utenti di vendere ed acquistare bitcoin tra di loro. 

Esistono anche differenti tipologie di exchange, ma bisogna fare molta attenzione a scegliere quelli più affidabili, perchè spesso l’exchange funge anche da intermediario, mettendo a disposizione anche un wallet custodian, e se non è affidabile si corre il rischio di perdere tutti i propri token custoditi dall’intermediario stesso. 

Inoltre visto che sulle eventuali plusvalenze derivanti da compravendita di bitcoin potrebbe essere necessario pagare delle tasse, conviene scegliere quelli che consentono di effettuare facilmente tutti i calcoli, o che comunque mettono a disposizione tutti i dati per poterli effettuare. 

Infine risulta essere più semplice operare su quegli exchange che risultano meglio tollerati dai sistemi di pagamento tradizionali, ed in particolare dalle banche. 

A dire il vero, la cosa migliore sarebbe quella di non affidarsi ad un unico exchange, ma di provarne diversi in modo da scegliere quello che più si addice alle proprie esigenze, tanto la registrazione è quasi sempre gratuita, e per poter accedere in modo da studiarli non occorre nemmeno versare del denaro. 

Inoltre avere a disposizione più account su diversi exchange aiuta ad operare nei momenti di particolare traffico. 

Su buybitcoinworldwide.com è disponibile un interessante elenco di exchange con le loro caratteristiche principali. 

Su questi exchange per iniziare bisogna versare della valuta fiat (ad esempio dollari o euro), con bonifico bancario o con carta di credito/debito. Solo una volta depositato il denaro si potrà procedere all’acquisto di bitcoin. 

I BTC acquistati saranno quelli messi in vendita da altri utenti che utilizzano il medesimo exchange, e non dall’exchange stesso, quindi il prezzo di acquisto dovrà per forza essere minore o uguale al prezzo minimo a cui qualche altro utente li ha messi in vendita. 

Questo fa sì che il prezzo di acquisto possa essere anche molto volatile, quindi conviene scegliere il momento giusto per acquistarli. 

Il secondo modo è un po’ più difficile, perchè consiste nel farsi pagare in  BTC al posto che in altre valute. Bisogna però tener presente che spesso chi possiede bitcoin tende a volerseli tenere, quindi spesso risulta particolarmente difficile riuscire a convincere qualcuno a pagarvi in bitcoin. 

Il terzo modo è ancora più complicato, ed è quello di estrarli grazie al mining. Ormai il mining di bitcoin è diventato così difficile, e costoso, che è un’attività appannaggio soprattutto di veri e propri professionisti del settore. 

Utilizzando uno di questi tre modi è possibile ricevere BTC sul proprio wallet, ed a quel punto si hanno altre tre alternative. 

L’alternativa più classica è quella di detenerli sul lungo periodo, come copertura risk-off dall’inflazione. In tal caso è sufficiente lasciarli sul wallet, preferibilmente su un wallet di proprietà di cui avete il possesso esclusivo del seed o delle chiavi private. 

La seconda alternativa è quella di spenderli, ovvero di utilizzarli per pagare un acquisto. Va tuttavia detto che la natura deflattiva di bitcoin spesso è un forte disincentivo alla loro spesa, ma nessuno vieta di utilizzarli per questo scopo.

Oltretutto al giorno d’oggi molti exchange offrono carte di debito Visa o Mastercard che consentono di cambiare bitcoin in valuta fiat al momento stesso del pagamento, per poterli spendere praticamente ovunque. 

La terza alternativa infine è quella di rivenderli, ad esempio sullo stesso exchange su cui sono stati acquistati, ma con il processo inverso. Ovviamente il prezzo di vendita sarà quello che un altro utente sarà disposto a pagare pur di comprarveli.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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