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Russia: violato un sito governativo dai bitcoin scammers

Un’altra apparizione di bitcoin scammers in Russia che, questa volta, hanno violato un sito web governativo pubblicando annunci che regalavano BTC. 

Nuovo annuncio dei Bitcoin Scammers

Secondo quanto riportato, il sito web dell’amministrazione locale di Ryazan, una città a circa 200 km da Mosca, è stato attaccato dagli hacker per due volte in un solo giorno. 

I bitcoin scammers avrebbero pubblicato sul portale ufficiale governativo un annuncio che offre crypto agli utenti che avrebbero scaricato un’applicazione speciale. 

A quanto pare, i truffatori avrebbero regalato 0,025 BTC ai primi utenti che avevano scaricato l’app, per poi cambiare l’offerta, pubblicizzando la lotteria “Ryazani online lottery” e mettendo un premio di 1000$ in BTC in palio per i primi cinque partecipanti scelti a caso. 

Al momento, sul sito governativo violato l’annuncio dei bitcoin scammers è già sparito, ma circolano screenshot delle pubblicazioni realmente avvenute. 

Crescono i numeri degli scam Bitcoin in Russia

Russia e i numeri del mercato dei bitcoin scammers 

Il mercato dei bitcoin scammers in Russia sembra essere in crescita con un volume di frodi in crypto che ammonta in questo 2021 a 30 milioni di dollari ( 2,2 miliardi di rubli).

Ad affermarlo sono gli esperti della società di sicurezza informatica Zecurion che hanno stimato  nel mondo, truffe in crypto molto significative per questo 2021. 

Nello specifico, solo nella prima metà dell’anno, le perdite sono state di 1,5 miliardi di dollari, quasi più del triplo di quello registrato durante la prima metà del 2020. 

Eppure, la Russia è molto attenta contro i criminali crypto. All’inizio dello scorso luglio il procuratore generale della Federazione Russa, Igor Krasnov, era intervenuto a San Pietroburgo alla conferenza dei capi dei pubblici ministeri degli stati europei, dichiarando che la Russia stava lavorando su emendamenti alla legislazione sulla confisca di beni digitali, in quanto fonti di reddito per la criminalità.

Questo è possibile anche perché la legislazione russa riconosce e consente l’utilizzo delle criptovalute, ma non le considera come mezzi di pagamento. 

Molto limitatamente, in Russia le crypto sono definite come un insieme di dati elettronici che possono essere accettati come mezzo di pagamento, ma su questo tema non c’è abbastanza chiarezza per definirle tali. 

Il record dei progetti crypto scam si trova nell’Europa dell’Est

La Russia, insieme a tutti i Paesi dell’est Europa, rientra nei record dei progetti crypto scam anche secondo un report della società di analisi Chainalysis, pubblicato la settimana scorsa. 

Secondo quanto affermato, infatti, da luglio 2020 a giugno 2021, sono stati inviati da questi paesi $815 milioni in crypto ai crypto scammers, e cioè lo 0,5% del valore totale inviato e ricevuto nella zona. 

Non solo, più della metà di questi 815 milioni di dollari in crypto sembra essere finita nel famigerato schema russo Finiko, collassato a luglio dopo aver truffato in due anni circa $ 1,5 miliardi di Bitcoin. 

Finiko è stato uno dei maggiori schema Ponzi in crypto della storia che prometteva agli investitori, ritorni in BTC e USDT del 30%. Solo il 20 agosto, la polizia di Mosca è riuscita ad arrestare Kirill Doronin, il fondatore di Finiko. 

 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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