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Per Ray Dalio il contante è spazzatura ed è meglio investire in Bitcoin

In un’intervista alla rete televisiva finanziaria americana CNBC, il multimilionario Ray Dalio ha parlato di Bitcoin e ha avvertito gli investitori del pericolo di trattenere troppa liquidità sui conti correnti.

“Innanzitutto il denaro è spazzatura e quindi non tenerlo in contanti”.

Questa è la clamorosa affermazione del fondatore del più grande hedge fund al mondo, che gestisce circa 140 miliardi di patrimonio. 

Ray Dalio pro Bitcoin

Ray Dalio, 72enne con un patrimonio personale di circa 15 miliardi di dollari, ha anche affermato di aver investito una piccola parte del suo patrimonio in Bitcoin ed oro, ma di aver paura che se Bitcoin avrà eccessivo successo le autorità finanziarie lo uccideranno.

“Alla fine della storia, se davvero avrà successo, lo uccideranno. Ma questo non vuol dire che non troverà comunque una sua collocazione”, ha anche detto alla rete televisiva, confermando la sua estrema fiducia nel Bitcoin e nelle criptovalute come investimento alternativo.

Dalio ha anche parlato durante la sua intervista del diverso atteggiamento di alcuni Stati verso le valute digitali.

“Da un  lato Abbiamo El Salvador, che ha adottato il Bitcoin come moneta ufficiale, dall’altro l’India e la Cina che stanno cercando di liberarsene. E poi ci sono gli Stati Uniti che parlano di come regolarlo e come potrebbe essere controllato”.

Bitcoin come nuova riserva di valore al pari dell’oro

Ray Dalio da tempo è un sostenitore del Bitcoin, ma non tanto in un’ottica di sostituto del denaro contante, ma piuttosto come un mezzo di riserva di valore, come l’oro, anche se per il momento sembra preferire ancora il secondo.

Se mi metti una pistola alla testa e mi dici: ‘Posso averne solo una’”, ha detto Dalio in un intervento ai primi di agosto, “sceglierei l’oro”.

Nello stesso tempo Dalio ha affermato che Bitcoin è un asset che bisognerebbe avere comunque nei propri portafogli in un’ottica di diversificazione.

La discussione fra la comunità finanziaria sul ruolo del Bitcoin e sulla sua destinazione futura è molto serrata da tempo, fra quanti sostengono che possa diventare un sostituto delle monete fiat e fra quanti invece lo considerano come un possibile succedaneo digitale dell’oro come riserva di  valore.

La sua caratteristica dei decentralizzazione e quindi il suo grande potere anti inflattivo, effettivamente lo rende un investimento alternativo molto appetibile.

Quello che però ancora frena forse la sua adozione in questo senso è ancora la sua spiccata volatilità, che lo rende un investimento ancora molto rischioso.

Sempre Dalio a maggio aveva detto come negli anni 30 gli Stati Uniti avevano vietato lo scambio e il possesso di oro proprio perché  poteva rappresentare una minaccia per il bond americani. La stessa cosa potrebbe accadere sul Bitcoin, che viene criticato sia dalla fed che dal tesoro americano.

Ray Dalio Bitcoin
Bitcoin, nuove dichiarazioni di Ray Dalio

FED  e Ministero del tesoro contro il Bitcoin

Sia la FED che il segretario del tesoro quella Janet Allen, che è la ex Presidente della FED, sono stati in questi ultimi mesi assai critici con la più famosa valuta digitale. 

Jerome Powell ad aprile aveva detto di considerare le criptovalute come un asset troppo speculativo e quindi pericoloso per gli investitori. Inoltre ha aggiunto che gli Stati Uniti non sentono affatto per ora nessuna urgenza di dotarsi di una valuta digitale.

Janet Yellen è stata ancora più diretta definendo la moneta digitale come completamente inaffidabile e che non si può certo considerare come uno  strumento di pagamento,  a causa della sua assoluta inefficienza nelle transazioni.

Molto più propositiva la ex presidente della fed si è mostrata verso la tecnologia blockchain che considera una tecnologia in grado di rivoluzionare i sistemi di pagamento elettronici.

Se a questo si aggiungono le molte inchieste che la SEC in questi ultimi mesi ha intentato contro molte aziende di criptovalute per presunte irregolarità finanziarie, si può ben capire come la previsione di Dalio sui tentativi delle autorità finanziarie di uccidere Bitcoin non siano certo una boutade.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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