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Per JP Morgan i futures su Ethereum sono più richiesti di quelli su Bitcoin

I grandi investitori stanno investendo molto di più sui futures di ETH rispetto a quelli su Bitcoin. 

Sempre secondo gli analisti della banca d’affari statunitense questo dato indicherebbe come ormai la seconda criptovaluta per capitalizzazione sia diventata più attrattiva del Bitcoin. 

Un report della banca d’affari americana rileva le preferenze tra gli investitori istituzionali 

A settembre sul Chicago Mercantile exchange (CME) il più importante mercato per i derivati al mondo, il prezzo dei derivati sul Bitcoin ha scambiato ad un valore più basso rispetto a quello della criptovaluta. 

Questa sarebbe la dimostrazione secondo JP Morgan, secondo cui la domanda da parte degli investitori istituzionali sul Bitcoin sarebbe stata piuttosto debole.

I futures rappresentano una scommessa sul prezzo di un bene e sono scambiati in gran parte dai grandi investitori istituzionali. 

Ed è per questo che il mercato dei futures è molto più grande in termini di volumi rispetto a quello spot.

In particolare per quanto riguarda Bitcoin il controvalore giornaliero scambiato sul mercato spot ammonta a circa 23 miliardi di dollari, mentre quello sui futures ammonta ad oltre 65 miliardi di dollari.

Mentre i futures su Bitcoin a settembre sarebbero stati scambiati ad un valore più basso di quello della criptovaluta, quelli di Ethereum hanno visto le loro quotazione salire del’1% rispetto alla criptovaluta ETH sul mercato spot. 

“Questo indica una domanda molto più sana di ethereum rispetto a bitcoin da parte degli investitori istituzionali”, dicono gli analisti di Jp Morgan.

Il mercato dei futures in criptovalute

I derivati sulle criptovalute sono una forma di investimento nelle valute digitali senza dover acquistare sul mercato la criptovaluta stessa e sono più che altro destinati ad investitori istituzionali.

Sul CME di Chicago il primo futures in Bitcoin è stato quotato l’8 dicembre del 2017. I futures sulle criptovalute sono utilizzati non solo da investitori istituzionali ma sono anche uno strumento utile per esempio per i minatori di Bitcoin, per salvaguardare i prezzi da cui dipendono i loro guadagni futuri della loro attività.

I futures vengono anche utilizzati da alcuni investitori per proteggersi dalle loro posizioni nel mercato spot, come copertura in caso di calo dei prezzi. 

E sono un mezzo per dare quelle regole garantite dall’essere quotati su mercati regolamentati che il mercato spot non da, come si è visto dalle molte indagini aperte in mezzo mondo contro i principali exchange di cripto, Binance in testa.

Il fatto di avere un futures permette agli investitori di non essere sottoposti al rischio determinato dalla altissima volatilità che contraddistingue le quotazioni delle principali criptovalute.

Secondo l’ultimo report della società di analisi specializzata in criptovalute, Tokeinsight, Il volume totale del primo quadrimestre del 2021 dei contratti futures è stato di 2,07 trilioni di dollari, rappresentando il 6,77% del volume totale del mercato.

JP Morgan Ethereum
Ethereum. Nuova rivalità con Bitcoin

L’eterna rivalità fra Ethereum e cripto per il primato cripto

Quando Vitalik Buterin lanciò nel 2013 la rivoluzionaria piattaforma, che ha portato all’attenzione del mondo blockchain il sistema degli smart, alcuni osservatori ipotizzarono che presto Eth avrebbe superato il re delle criptovalute, Bitcoin.

Non si può ancora dire se questa previsione si sia avverata, ma è certo che secondo molti analisti il futuro di Eth potrebbe essere assai più promettente di quello di Bitcoin.

Sono proprio gli analisti di Jp Morgan che, in un report dello scorso luglio, affermano come BTC è più una cripto merce che una valuta e compete con l’oro come riserva di valore, mentre ETH è la spina dorsale dell’economia cripto-nativa. Nella misura in cui possedere una quota di questa potenziale attività sarà più prezioso, ETH dovrebbe sovraperformare BTC nel lungo periodo”

Anche la regina delle banche d’affari americane, Goldman Sach di recente ha pubblicato un report in cui si sostiene come Eth abbia il potenziale per sovraperformare il bitcoin nei prossimi anni.

A rafforzare questa tesi la banca d’investimento faceva notare come da gennaio 2021 a Luglio dello stesso anno, ETH fosse cresciuto del 1501% rispetto al 357% di BTC. 

Secondo molti analisti il fatto che Ethereum non si ponga, al contrario di Bitcoin, come alternativa alle monete tradizionali, ma come un piattaforma per facilitare le transazioni sulla blockchain, grazie ai suoi smart contract, la rendono sicuramente un progetto più affidabile, sicuro, trasparente e scalabile.

E’ facile prevedere però che la rivalità fra le due principali criptovalute continuerà ancora a lungo sui mercati tradizionali e su quelli dei derivati

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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