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Mosca: licenziato il co-fondatore del crypto exchange OTC Suex 

Vasily Zhabykin, uno dei co-fondatori di Suex, il crypto-exchange OTC (Over The Counter), messo nella blacklist USA, è stato licenziato nel suo ruolo manageriale alla MTS Bank di Mosca. 

Cresce lo scandalo intorno alla piattaforma, subito dopo che Egor Petukhovsky ha annunciato che sta lasciando il bot di scambio crypto Chatex, una società che è stata collegata a Suex.

Mosca e lo scandalo di Suex

La settimana scorsa, la piattaforma di crypto-exchange Suex, ha subito una sanzione da parte del Dipartimento del Tesoro statunitense per aver servito i criminali del ransomware e per aver favorito le attività di riciclaggio di denaro illecito. 

Un vero e proprio scandalo che ha portato Suex ad essere inserito nella blacklist USA, insieme alla lista di narcotrafficanti e terroristi. 

La notizia del licenziamento di Vasily Zhabykin (uno dei co-fondatori di Suex) dal suo lavoro manageriale alla MTS Bank, smuove delle indagini su tutte le persone coinvolte e le connessioni di Suex. 

Un’organizzazione antidroga, la Stopnarkotik, ha riferito il caso al ministero degli interni e alla Banca Centrale della Russia, chiedendo alle autorità di indagare sulle connessioni di Suex con le società finanziarie e un mercato darknet che opera nella regione.

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Le persone e società finanziarie sotto indagine

Prima di Zhabykin, anche Egor Petukhovsky sta lasciando Chatex, una società che è stata collegata a Suex. Petukhovsky avrebbe però utilizzato Facebook per affermare che né lui, né alcuna azienda affiliata, si è mai impegnata in attività illegali.

La lista degli indagati è estesa anche ad altri individui ritenuti associati con Suex, come Ildar Zakirov, Maxim Subbotin, Maxim Kurbangaleev, e il venture capitalist ceco Tibor Bokor, detto essere uno dei dirigenti di Suex insieme a Zhabykin. 

Dando uno sguardo alle società finanziarie coinvolte, invece, i nomi pubblicati sotto indagine sono Exmo, Qiwi, Concord Bank. 

Exmo ha respinto le richieste di coinvolgimento nelle attività di Seux, mentre Qiwi con le sue piattaforme di Qiwi Kiosks, Qiwi Wallet e Qiwi Bank in Russia e nella regione, ha sottolineato che opera nel quadro della legge russa e non svolge attività come quelle descritte nei documenti.

Mosca e il “quasi ban” della Russia alle crypto

Il presente scandalo dimostra come a Mosca, la Banca Centrale della Russia e il governo stiano lavorando per controllare e “quasi bannare” le crypto e le attività di exchange. 

La settimana scorsa, infatti, lo scetticismo verso le crypto è stato confermato dal rapporto del CBR che ribadisce che le criptovalute sono un asset altamento rischioso. 

I primi ad essere presi di mira sono i crypto-exchange, con la CBR che starebbe lavorando con le banche commerciali per impedire il trasferimento di denaro proprio verso queste piattaforme. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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