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PayPal: “Bitcoin nel 2018 era la più grande truffa della storia”

Ad aprile 2018 Vox.com pubblicava un articolo di Bill Harris (ex CEO di PayPal) intitolato “Bitcoin è la più grande truffa della storia”. 

L’articolo allora fu ripreso anche da Forbes ed ebbe una forte eco nell’opinione pubblica, anche se non provocò impatti sui prezzi di mercato.

Anche Paypal ha aperto a Bitcoin

Il 24 aprile 2018, il prezzo di BTC aprì a 8.900$ e chiuse a 9.600$, quindi con un aumento di quasi l’8%, anche se il giorno successivo chiuse a 8.000$. 

All’epoca era già abbastanza chiaro che Bill Harris molto probabilmente si sbagliava ma oggi, con il prezzo di Bitcoin salito a 47.000$, quelle sue affermazioni risultano davvero invecchiate malissimo. 

La stessa PayPal, che Harris lasciò nel 2000 dopo solo un anno come CEO, l’anno scorso ha letteralmente aperto a Bitcoin consentendo prima la compravendita di BTC e poi addirittura i pagamenti. 

In quell’articolo Harris sosteneva esplicitamente che Bitcoin fosse una bolla pronta ad esplodere, definendolo “un colossale schema pump-and-dump” in cui fantomatici “promotori” avrebbero gonfiato il prezzo creando frenesia speculativa. 

Addirittura arrivò ad affiancarlo alle ICO, indice di una comprensione davvero scarsissima di questo asset. 

Disse che Bitcoin non era accettato da nessuna parte come mezzo di pagamento, mentre oggi è valuta a corso legale in El Salvador. 

Disse che dollari, sterline, euro, yen e renminbi erano riserve di valore migliori di BTC, mentre invece in questi tre anni e mezzo hanno tutte perso valore nei confronti di bitcoin

Harris sosteneva che bitcoin era più adatto per le attività criminali, dato che le forze dell’ordine non avrebbero potuto tracciare facilmente chi compra e chi vende, mentre invece oggi tutti i principali exchange al mondo hanno KYC. 

Bitcoin Truffa
Bitcoin nella storia. Al principio solo una “truffa epocale”.

Bitcoin e la crescita di valore nel tempo

L’ex CEO di PayPal spiegava che la maggior parte di coloro che utilizzavano bitcoin in grandi quantità erano criminali. Ad oggi invece il singolo principale detentore di BTC è Grayscale, ovvero una società autorizzata che opera sui mercati finanziari tradizionali. 

Disse che anche i semplici cittadini che acquistavano bitcoin stavano violando la legge perchè avrebbero dovuto registrare ogni vendita di criptovaluta come plusvalenza o perdita, mentre ormai la legge non obbliga più a farlo. 

Disse che ci voleva circa un’ora per confermare una transazione bitcoin, e che al massimo erano consentite cinque transazioni al secondo in tutto il mondo. Oggi con Lightning Network si stanno già raggiungendo ritmi paragonabili a quelli dei tradizionali circuiti di pagamento in valuta fiat. 

Disse che trasferire 100 $ in bitcoin costava circa 6 $, mentre con LN ora costa meno di 0,01$.

“Tutto questo sarebbe uno spettacolo comico se persone innocenti non fossero a rischio. Ma la gente comune sta investendo parte dei propri risparmi in criptovalute. Un broker di borsa sta incoraggiando i suoi clienti ad acquistare bitcoin per i loro conti pensionistici”. 

Chi avesse investito 1000 dollari in Bitcoin il 24 aprile 2018, oggi si troverebbe con circa 5.300$. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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